Un percorso turistico unirà dodici torri

Domenica 10, la rievocazione dell'assalto alla torre di Barbaresco

BARBARESCO  Il Comune di Barbaresco si è fatto promotore del progetto “Turris Langhe e Roero dall’alto” partecipando alla sezione “beni in rete” del bando promosso dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo per l’incremento della fruizione culturale e turistica nel territorio. L’articolato e ambizioso progetto prevede la messa in rete di dodici torri medievali di Langhe e Roero, andando a creare un anello turistico di 217 chilometri, percorribile in cinque ore di auto, che coinvolge Barbaresco, Corneliano, Santa Vittoria, Albaretto della Torre, Murazzano, Clavesana, Rocca Cigliè, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Camerana, Cortemilia e Santo Stefano Belbo.

La fondazione garantirà il finanziamento del progetto per tre anni, con un contributo di 30mila euro all’anno dal 2015 al 2017. In caso di riscontro positivo, sarà richiesto un cofinanziamento da parte dei Comuni pari a 6mila euro all’anno. Barbaresco ha nominato referente operativo del progetto il giornalista Pietro Giovannini.

Torre di Barbaresco 2 AAA
La sommità della torre di Barbaresco.

 

Delle dodici torri oggetto del bando, otto sono agibili, tre sono in attesa di restauro e una è diroccata. La creazione di un circuito di dodici torri medioevali può diventare un ottimo prodotto turistico, spendibile sui mercati internazionali. L’obiettivo è di arrivare a un calendario di aperture minime garantite. Inoltre sarà sempre possibile visitare uno o più siti, previo appuntamento. Per raggiungere questi obiettivi minimi, il progetto prevede la formazione di personale qualificato e l’emissione di un biglietto collettivo che permetta al turista di avere accesso a ogni sito. Il progetto prevede anche la creazione di un sito Internet in italiano e inglese che dia visibilità al percorso, di una documentazione fotografica e video con filmati dalla sommità di alcune torri e un calendario delle iniziative. Saranno inoltre realizzati opuscoli, cartine, una specifica cartellonistica e un’App multipiattaforma. È previsto anche un coinvolgimento delle realtà locali, creando sinergie con scuole, biblioteche e associazioni di volontariato.

Il progetto è stato pensato valutando i flussi turistici che interessano l’area. Nel 2014 si sono contate 450mila presenze, con gli stranieri che rappresentano il 64% del totale. Si tratta in prevalenza di tedeschi e svizzeri, ma stanno aumentando gli arrivi anche da Scandinavia, Benelux, Francia e Regno Unito. Per quanto riguarda i Paesi extraeuropei, si registrano interessanti flussi da Stati Uniti, Giappone e Brasile.

Nel progetto “Turris” sono stati individuati itinerari in ambiti specifici. Essi riguardano l’enogastronomia (la rete attraversa alcuni dei territori dei più importanti vini del Piemonte, dal Barbaresco al Roero, dall’Arneis alla Favorita, dal Dogliani al vino dei terrazzamenti per giungere al Moscato e all’Asti), la natura (le rocche di Barbaresco del Roero e di Clavesana, la riserva naturale delle sorgenti del Belbo), la letteratura (sono i luoghi di origine di Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Augusto Monti e Luigi Einaudi), lo sport (esistono sentieri che percorrono tutte le colline circostanti oppure permettono di spostarsi verso gli altri Comuni) e l’arte (sul percorso si incontrano numerose chiese e cappelle impreziosite da splendidi affreschi in stile romanico e gotico).

Silvana Fenocchio

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