Lo scolmatore del Riddone è ancora da pulire

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LAVORI PUBBLICI Il consigliere Bolla: «L’alveo in cemento resta in parte pieno di depositi di terra»
Completata la prima parte di interventi di pulizia dell’alveo del canale scolmatore, in cemento armato, del Riddone.  Un secondo lotto di interventi riguarderà il tratto a monte di strada Guarene, per un totale di 45mila euro.

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Più volte rimandato, a causa del maltempo, l’intervento ha permesso di asportare parte del “tappo” di terra e detriti, trasportati a valle dal torrente che scende da Monteu Roero attraversando le colline argillose della sinistra Tanaro.     A caldeggiare un pronto intervento era stato, a fine febbraio, il consigliere di Fratelli d’Italia Emanuele Bolla, che ora torna sul tema ritenendo l’intervento parziale e poco utile se non sarà pulito anche il tratto a valle dello scolmatore, fino all’area del Motel Alba.

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«Da febbraio, quando ho presentato un’interrogazione per richiedere la pulizia dello scolmatore, qualcosa si è mosso: una piccola porzione è stata ripulita dai depositi di terra e sabbia. Durante un approfondito sopralluogo effettuato mercoledì 18 maggio, ho preso atto con preoccupazione che molta terra è ancora ammassata nell’alveo dello scolmatore e diverse centinaia di metri sono ricoperte da una fitta e alta vegetazione e da uno spesso strato di fango e sabbia, con cumuli di materiale ammassati ai lati», commenta Bolla, che aggiunge: «Purtroppo il lavoro non è ancora stato completato e in questa situazione l’acqua non può defluire correttamente».

Il consigliere attacca l’assessore ai lavori pubblici Alberto Gatto: «Quasi un mese fa l’assessore prometteva che l’intervento si sarebbe completato in poco tempo: oggi l’opera non è ancora conclusa. L’assessore farebbe bene a indossare un paio di stivali di gomma e andare a fare un giro nello scolmatore e prendere atto della situazione, che è davvero preoccupante: sono disponibile ad accompagnarlo, nella speranza che l’intervento di pulizia venga presto portato a termine».

Nel numero 21 di Gazzetta, in edicola il 24 maggio, la replica dell’assessore ai lavori pubblici  Alberto Gatto.

Marcello Pasquero

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