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Alba, il Piano anticalamità è pronto

Il P
Il piano di Protezione civile anticalamità viene presentato ai consiglieri comunali

PROTEZIONE CIVILE Il documento sarà portato in Consiglio comunale  il 31 maggio per l’approvazione
Dopo cinque anni di lavoro, è pronto per l’esame del Consiglio comunale il piano varato dalla ripartizione guidata da Daniela Albano per fronteggiare le calamità naturali.
Illustrato nei mesi scorsi dal nostro giornale, il documento è stato presentato ai consiglieri comunali nell’ultima riunione della seconda commissione in vista dell’approdo in sala Teodoro Bubbio previsto per il 31 maggio, «dopo gli incontri con i quartieri e le associazioni di volontariato», ha riferito l’assessore Alberto Gatto.

Come avevamo anticipato, sono state definite e messe per iscritto le procedure da attuare in caso di emergenze e in particolare di esondazioni e frane, i rischi principali a cui il capoluogo delle Langhe è esposto.
Accanto all’elenco delle operazioni da compiere e alla rubrica dei responsabili di associazioni, aziende e strutture pubbliche da contattare, sono riportate le mappe che suddividono la città in cinque aree di pericolosità. «A seconda del livello e della portata del Tanaro, monitorabile in tempo reale via computer, verranno allertate in via precauzionale le zone a rischio», ha spiegato la funzionaria del settore protezione civile Laura Campigotto. Nello specifico i primi a essere allertati saranno gli abitanti del campo nomadi Pinot Gallizio e i lavoratori delle aziende medio-grandi, poi toccherà all’area di Vaccheria più vicina al fiume e alla casa di reclusione, in terza battuta a una parte di corso Bra e corso Asti.
Nell’ordine i quarti a ricevere l’avviso saranno gli abitanti di corso Canale, della parte di corso Bra non ancora allertata e della zona del Vivaro, mentre per ultimi quelli di via Ognissanti e della zona del Pip.
Anche chi vive a ridosso di torrenti, le cui piene sono spesso improvvise e quindi difficili da prevedere, potrà contare sulle strategie di emergenza studiate dal Comune ma prima di tutto dovrà adottare comportamenti di prevenzione in modo da non mettersi in pericolo.
Enrico Fonte

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