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Approvata la legge sulle unioni civili, è ora di sostenere le famiglie

Approvata la legge sulle unioni civili, è ora di sostenere le famiglie 2

Gentile direttore, l’approvazione della legge sulle unioni civili ha destato forti reazioni. Argomento spigoloso, soprattutto in Italia. Vorrei sottolineare alcuni punti: la quasi totalità dei Paesi europei regolamenta le unioni civili. Forse noi eravamo fuori dalla situazione reale.

La presenza di norme che regolano un aspetto di vita della società è sempre positivo, perché vengono individuati non solo diritti ma anche doveri. Viviamo in una società affetta da bipolarismo: affermiamo certe cose e poi ne viviamo altre. Si nota questo in molti politici che cavalcano la lotta a questa legge semplicemente per avere qualche voto in più. Massimo Gandolfini, presidente dell’associazione che ha promosso il Family day, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, facendo riferimento al referendum sulla legge costituzionale, ha detto: «Ce ne ricorderemo, visto che non noi ma lui ha legato il suo futuro politico al referendum sulle riforme. E quella è una bella data in cui ci ricorderemo chi ci ha offeso in maniera arrogante e proterva». Più che la dichiarazione del “buon padre di famiglia” mi sembra una minaccia arrogante e priva di senso. In Italia si parla tanto di famiglia, manca invece un vero sostegno alle famiglie, con adozione di quozienti familiari che consentano veri aiuti economici (e non solo briciole).
Renzo Binello

Il ddl Cirinnà intitolato “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” è diventato legge. Tante sono state le polemiche. Soprattutto sui mezzi d’informazione, in manifestazioni e incontri. Molto meno nella sede istituzionale preposta, il Parlamento. Il Governo, infatti, ha posto la fiducia, facendone una questione di tenuta della maggioranza. Questa scelta per certi versi “poco democratica” non giustifica però le parole di Gandolfini e la minaccia di ritorsione in vista del referendum sulla legge costituzionale. Sono realtà da tenere distinte.
Piuttosto è il caso di insistere per ottenere, finalmente, misure da parte del Governo e leggi del Parlamento a sostegno della famiglia. Come ad esempio il cosiddetto quoziente familiare, ma non solo. Era una delle urgenze del Paese, da affrontare subito. Speriamo che almeno adesso si cominci a fare qualcosa per le nostre famiglie, che sono state uno dei principali cuscinetti per ammortizzare la crisi e tenere in piedi il Paese.

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