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L’Adorazione, capolavoro del ‘400, torna a Sommariva Perno

L'Adorazione
Sommariva Perno. L'Adorazione del Bambino tra San Francesco e San Sebastiano è attribuito alla bottega di Sebastiano Mainardi.

SOMMARIVA PERNO Restaurato insieme all’ottocentesca Annunciazione
Dopo il restauro – curato dal laboratorio Persano-Radelet di Torino – venerdì scorso sono tornate, nella cappella dell’Annunziata e nella sala delle tele della canonica, la pala d’altare dell’Annunciazione e l’Adorazione del Bambino fra san Francesco e san Sebastiano. Spiega il parroco, don Gigi Pavese: «La pala dell’Annunziata, datata 1858, purtroppo non ha la firma dell’autore, “mangiata” dal tempo: si tratta però, a giudizio dei critici, di un dipinto di alto valore».

«La tavola con l’Adorazione del Bambino fra san Francesco e san Sebastiano è un gioiello: risale alla fine del Quattrocento ed è attribuita alla cerchia di Sebastiano Mainardi, strettamente collegato al Ghirlandaio. Di provenienza fiorentina, è un desco da parto, è un piatto decorato da grandi artisti e regalato come dono alle dame dell’alta società toscana che avevano partorito». Giunto nel paese a metà Ottocento, fu sistemato nel santuario di Tavoletto, fino ai primi anni ’60, poi in canonica.

«Per il restauro delle due opere, 15mila euro circa, è stato determinante il contributo della fondazione Cassa di risparmio di Torino, integrato con fondi della parrocchia derivanti dalle offerte dei fedeli». L’Adorazione costituisce con la Pietà di Spanzotti un pezzo importante del patrimonio artistico sommarivese.

Il Tondo, che sarà presentato ufficialmente il giorno della Festa patronale, a settembre, sarà visibile domenica 29 maggio, nell’ambito delle visite guidate gratuite organizzate per la Sagra della fragola dal centro culturale San Bernardino e dai Volontari per l’arte, secondo gli orari 10.30, 11, 15.30, 16.15, 17 e 17.45.

f.ge.

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