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Posta a giorni alterni, l'ultima parola alla Corte di giustizia dell'Unione europea

ALBA Sulla questione del recapito postale a giorni alterni, il Tar del Lazio ha passato la patata bollente alla Corte di giustizia dell’Unione europea. La risposta al ricorso presentato dall’Anci e da 41 Comuni piemontesi contro il piano aziendale di Poste italiane arriverà quindi dal Lussemburgo, probabilmente entro fine anno.

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La decisione è stata accolta quasi come una vittoria da parte delle Poste, come si legge in una nota pubblicata sul sito aziendale: “Il Tribunale amministrativo dal Lazio, come auspicato da Poste italiane, conferma le legittimità della delibera assunta dall’Agcom rispetto alla normativa nazionale relativa alla disciplina del recapito a giorni alterni” . La Corte europea dovrà però valutare la compatibilità tra la normativa nazionale sul servizio postale universale e quella europea ed è su questo aspetto che si fondano le speranze dei Comuni.

La “non decisione” del Tar non inciderà sull’attuazione del piano aziendale, avviato l’ottobre scorso e proseguito in queste settimane, che prevede la consegna della posta a giorni alterni in 197 comuni della provincia di Cuneo, comprese due delle “sette sorelle” (Mondovì e Fossano), cittadine importanti come Cherasco e Dogliani e la maggior parte dei paesi delle Langhe e della provincia di Asti.

Maggiori dettagli su Gazzetta d’Alba di martedì 3 maggio.

Corrado Olocco

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