MOSCATO È tornata a riunirsi la Commissione paritetica del Moscato d’Asti. L’incontro è stato piuttosto lungo e dibattuto intorno alle proposte presentate sul tavolo di discussione dalla parte agricola e da quella degli industriali. la prima, guidata da Giovanni Satragno, ha chiesto per la prossima vendemmia una resa di 90 quintali per ettaro, di cui 10 pagati e utilizzati come aromatico, con la differenza di prezzo da usarsi per la promozione del prodotto attraverso la costituzione di un fondo. L’industria ha risposto con 70 quintali per ettaro, più altri 10 da sbloccare nel caso che il mercato lo richieda. Le giacenze in cantina di prodotto invenduto sono molto alte (pare tocchino ormai i 500mila ettolitri) e, quindi, la discussione si è sviluppata intorno alle rese, ponendo in secondo piano il prezzo.
Nel dibattimento è emersa, inoltre, la volontà di un incontro-confronto tra la parte agricola e gli industriali per discutere su come gestire il fondo dedicato alla promozione, attività indispensabile per ogni mercato. L’appuntamento è per la prossima riunione della paritetica ma è molto probabile, com’è tradizione, che i numeri finali per la prossima vendemmia si sapranno soltanto pochi giorni prima della raccolta dei grappoli.
Fabio Gallina
