ASTI È stato presentato alla stampa il Movimento civico Galvagno (legato all’ex sindaco ed ex parlamentare Giorgio Galvagno, ndr), primo tassello verso le prossime elezioni amministrative del 2017. Galvagno (figlio di Giorgio, ndr) parlando a nome del movimento, ha presentato alcuni rappresentanti dello staff e delle associazioni che collaborano con il nuovo soggetto. «Il quadro dirigente del movimento», afferma Galvagno, «potrà fare affidamento sui consigli e sulla collaborazione di personalità di rilievo, quali ex sindaci, deputati e amministratori: in tal modo sarà possibile sfruttare il prestigio e l’esperienza della vecchia guardia e la freschezza della nuova generazione».
Prosegue Galvagno: «Abbiamo tre obiettivi di breve periodo: un programma, una squadra, un sindaco. Il programma sarà costruito sulla base di analisi e confronti con tutte le categorie sociali, professionali e culturali dell’Astigiano in modo da ottenere un’ampia base di indicazioni e proposte. In linea di massima il piano di lavoro riguarderà l’approfondimento dei seguenti argomenti: socialità e sicurezza, economia e sviluppo, cultura e società, cura e manutenzione».
Pochi giorni dopo, il consigliere di minoranza Angela Quaglia, classe 1952, ha annunciato la propria candidatura a sindaco. Ciò ha creato un vero scompiglio nelle forze di centro-destra, che che non si aspettavano l’auto-candidatura e così presto. Anzi pare proprio che il centro-destra di candidature non voglia ancora parlare. Lo stesso collega di partito di Quaglia, Maurizio Rasero, ha affermato di avere ricevuto da più persone l’invito a candidarsi, ma di non averci ancora pensato seriamente.
Nei prossimi giorni si riunirà il direttivo cittadino e provinciale di Forza Italia con i rappresentanti della lista civica Galvagno per affrontare il tema delle amministrative e delle candidature e non mancheranno considerazioni sull’uscita di Angela Quaglia.
Anche Marcello Coppo (Fratelli d’Italia) è stato colto di sorpresa dall’annuncio della candidatura: «Può fare ciò che ritiene più opportuno, ma è il metodo che è discutibile. Angela Quaglia si è candidata senza aver sentito preventivamente nessuno».
Paolo Cavaglià
