L’inchiesta. Ires: disoccupazione contenuta, ma la Granda non vola

L'inchiesta. Ires: disoccupazione contenuta, ma la Granda non vola
Operai al lavoro

ECONOMIA E SOCIETÀ  Emergono segnali oscillanti, che indicano una provincia capace di rimanere morbida per assorbire l’impatto della difficoltà, fedele alla tradizione, concentrata non solo sul sopravvivere ma anche sul creare. Stando all’Ires – che sta per presentare l’annuale rapporto economico e sociale dal titolo “Scenari di un Piemonte futuro” – è una Granda che, tuttavia, subisce le sferzate provenienti da sistemi socioeconomici anche lontani, da cambiamenti demografici, sociali, migratori, finanziari.

L’ANTEPRIMA

Gazzetta d’Alba pubblica in anteprima alcuni dei dati, legati in particolare alla nostra provincia, dell’annuale rapporto che l’Istituto di ricerche economico e sociali del Piemonte presenterà il 17 giugno a Torino. La prossima settimana forniremo ai nostri lettori le informazioni complete.

LA PRODUZIONE

Cuneo conferma un quadro positivo dell’andamento della produzione industriale, che nel 2015 si distacca in misura rilevante dal resto della regione. L’indice cresce infatti del 3,5%, a fronte della media piemontese, collocata al +0,7%. Alla fine del 2015 la provincia di Cuneo è stata l’unica realtà regionale ad avere recuperato il livello di produzione dell’industria raggiunto prima della crisi.

L’OCCUPAZIONE

Il primo segnale di fragilità arriva invece sul fronte dell’occupazione, che sembra essersi arrestata nell’anno trascorso. Il numero di occupati nella provincia di Cuneo, infatti, diminuisce nel 2015 (-0,4%) in controtendenza rispetto alla dinamica regionale (+1,5%). La flessione occupazionale pare dovuta ai settori che l’anno prima l’avevano sostenuta, l’agricoltura e le costruzioni, che ora manifestano una forte contrazione. Invece l’industria manifatturiera ha mostrato una forte crescita, in parallelo alla sensibile ripresa della produzione industriale, così come si è avvertito un aumento dell’occupazione nei servizi.

LA DISOCCUPAZIONE

Il tasso di disoccupazione nella provincia invece, pur confermandosi il più contenuto nel panorama regionale, rimane stabile rispetto all’anno precedente (collocandosi al 5,3%, meno della metà del dato nazionale: il che significa che circa una persona su venti è senza lavoro), ma non offre segnali di inversione come avviene nelle altre province piemontesi.

CASSA INTEGRAZIONE

Tuttavia, considerando come in Piemonte la media dell’occupazione raggiunga una percentuale di 68,1 punti (disoccupazione al 10,2%) e a Cuneo tocchi i 72,4 punti, emerge come la Granda disponga di un tessuto robusto. Anche le richieste di cassa integrazione sono diminuite più della media regionale (-36,3% contro il -31,8), uno fra i valori più bassi nel contesto piemontese.

Matteo Viberti

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