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Gli studenti della Granda sono più vicini alla Chiesa

Gli studenti della Granda sono più vicini alla Chiesa

L’INDAGINE L’indagine di Gazzetta d’Alba si colloca in un contesto provinciale in cui la fede e la religione giocano un ruolo psicologico e sociale preminente. Secondo un’indagine effettuata dalla diocesi di Cuneo nel 2013? tra gli studenti delle scuole superiori, nella Granda la percentuale di adolescenti che si definiscono cattolici e che vivono l’esperienza religiosa appare più alta rispetto alle medie nazionali. Coloro che sono stati definiti come praticanti all’interno dell’indagine sono più del 50%, con una differenza significativa tra gli studenti del biennio (56%) e del triennio (43%) scolastico.

Oltre a una più massiccia identificazione come cristiani, gli adolescenti cuneesi mostrano una partecipazione superiore alla media alla Messa (circa il 20% dichiara di parteciparvi ogni settimana) e ad altre iniziative promosse da parrocchie e diocesi, a cui dichiara di avere preso parte almeno occasionalmente il 50%. Spiegano i ricercatori: «La fede gioca un ruolo importante dal punto di vista psicologico per offrire un riferimento e una stabilità all’individuo, ancor più che come elemento di orientamento morale o identitario. Le funzioni della religione si concentrano sulla dimensione intrapsichica, più che su quella morale o di riconoscimento e riferimento dell’identità individuale e collettiva».

m.v.

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