Pedonalizzazione: il modello è Lucca

Pedonalizzazione: il modello è Lucca

CONSIGLIO «Possiamo basarci sul modello di Lucca, una città stupenda che oggi è aperta soltanto parzialmente al traffico»: è l’esempio del consigliere Pierangelo Bonardi (Alba attiva e solidale) in un’interrogazione-assist sul piano di pedonalizzazione. Ha risposto l’assessore ai lavori pubblici, Alberto Gatto: «Entro l’autunno avvieremo i lavori che porteranno all’estensione della zona pedonale. Cercheremo di coinvolgere tutti gli esercenti e i residenti, senza escludere nessuno». I commercianti erano stati, poco prima, al centro dell’obiezione di Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia): «Alcuni non sono stati convocati o sono stati parzialmente esclusi dal confronto con l’Amministrazione, ad esempio quelli di piazza San Francesco».

Carlo Bo di Forza Italia ha rincarato: «La seconda fase della pedonalizzazione, che consisterà in gran parte nell’allestimento di segnaletica aggiuntiva, verrà finanziata in pratica con gli introiti derivanti dalle multe legate alla prima fase: 147mila euro di sanzioni ai cittadini. Una modalità assurda, cifre troppo alte e causate da una mancanza di adeguata strategia».

Il sindaco Maurizio Marello ha replicato: «In accordo con l’Associazione commercianti albesi abbiamo fissato un incontro con tutti i commercianti, nessuno escluso. Ci sono tempistiche da rispettare, e in ogni caso abbiamo voluto parlare prima con l’Aca. L’opposizione dovrebbe lasciarci il tempo di fare le cose, invece di sollevare critiche prima del tempo».

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