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«Urge cambio di rotta nel Pd»: l’analisi amara di Marello e Scavino

"Urge cambio di rotta nel Pd": l'analisi amara di Marello e Scavino 1
Matteo Renzi sul palco del “Giorgio Busca” nel 2012

ALBA L’esito dei ballottaggi nelle grandi, ma anche nelle piccole, città, premia il Movimento 5 stelle e provoca un piccolo terremoto e una presa di coscienza nelle molte anime del Pd che si interrogano sul futuro del Governo, a quattro mesi dal referendum costituzionale di ottobre. Ecco lo sfogo, amaro, del sindaco di Alba Maurizio Marello e dell’assessore Massimo Scavino, componente della Direzione regionale del Pd.

Maurizio Marello

«È indubbio che ieri, domenica 19 giugno, è stata una giornata di svolta nella vita politica del nostro Paese. I risultati delle elezioni comunali dipendono prima di tutto dai candidati a sindaco. Ma smaurizio marello 2iccome appartengo alla categoria mi pare delicato non esprimere giudizi. Provo invece a fare un ragionamento più generale». Il Sindaco affonda lo stiletto snocciolando numeri impietosi: «125 comuni sono andati al voto. Piccoli medi e grandi. Prima di ieri 90 erano governati dal Pd. Da oggi solo 30 hanno un sindaco del Partito Democratico. L’elemento di svolta è la voglia di cambiamento, incarnato in particolare dal Movimento 5 stelle».

«Non è stato un voto di protesta, bensì di cambiamento e voglia di pulizia in politica, sintomo della sofferenza causata da disagi e disoccupazione», precisa il primo cittadino che attacca il premier: «C’è voglia di nuovo. Matteo Renzi che due anni fa era percepito come il nuovo, in meno di due anni e’ riuscito nell’impresa storica, come ama dire lui, di essere pensato come il principale esponente della casta.  Ha fatto di tutto per perdere. Si è inimicato parte dei suoi e tutti gli avversari così diversi ma così uniti nella volontà di abbatterlo. Di questo passo perderà il referendum e le prossime politiche. Auspico che la debacle lo induca a pensare che un Paese come l’Italia non lo si governa da soli, ma con il contributo di tutti gli uomini e le donne di buona volontà. E questo per il bene dell’Italia e degli italiani»

Marello chiude con un augurio al nuovo primo cittadino di Torino: «Auguro a tutti i neo eletti colleghi Sindaci un buon lavoro, a partire dal nostro capoluogo di Regione dove Chiara Appendino è chiamata ad un grande e difficile compito»

 

Massimo Scavino

«I numeri della presente tornata amministrativa sono impietosi per il Pd, ora urge cambiare rotta. Chi chiedeva fuori tempo e politicamente fuori luogo il Si per Ottobre ha avuto il No a Giugno». Massimo Scavino non usa giri di parole per esprimere tutto il proprio rammarico per il crollo del Pd nei ballottaggi di domenica 19 giugno e individua ragioni precise: «La logica spasmodica scavino massimodella ricerca del nemico ha di fatto isolato socialmente e politicamente il Pd. Il Partito Democratico non tiene gli insediamenti storici, non intercetta il voto giovanile e soprattutto crolla nelle periferie, dove ha smarrito la gramsciana connessione sentimentale con il popolo, ossia quella storica capacità della sinistra di rappresentare speranza a chi, a partire dal suo disagio quotidiano, cerca nella politica un desiderio di riscatto». In modo meno evidente rispetto al Sindaco, l’assessore attacca Matteo Renzi: «Sarebbe puerile negare la valenza politica di questo voto, con molte ombre e poche luci da cui ripartire. Non a caso il Pd va meglio quando presenta alleanze di centrosinistra vere, ampie e inclusive. Non si tratta di essere gufi si tratta di non essere struzzi e di provare tutti insieme a recuperare l’umiltà dell’ascolto e del confronto».

Marcello Pasquero

 

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