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Videocamere all’opera per la sicurezza

Il WiMu di Barolo è un museo da fiaba

BAROLO Si è concluso il primo lotto di lavori relativi all’installazione del sistema di videosorveglianza. Il progetto nasce con l’obiettivo di dare un concreto contributo sul fronte della sicurezza. «È probabilmente l’unico deterrente efficace per fronteggiare un problema molto sentito dalla cittadinanza», spiega il sindaco Renata Bianco.

La progettazione si è avvalsa della collaborazione della Polizia locale (nella persona del commissario Flavio Iannitello), delle forze dell’ordine e di tecnici del settore, che hanno preso in esame i punti sensibili del territorio di Barolo, da Vergne a Ponte Rocca. Le telecamere adottate, ad altissima risoluzione, possiedono caratteristiche tecniche differenti in funzione dei due diversi impieghi previsti: una tipologia consentirà di identificare il numero delle targhe dei veicoli che transitano nelle vie di accesso di Barolo, anche in notturna e in condizioni di scarsa visibilità; l’altra, di effettuare riprese diurne e notturne idonee alla videosorveglianza ambientale delle aree e degli edifici. Le immagini saranno a disposizione della Polizia locale dell’unione di Comuni.

Il progetto di videosorveglianza, affidato alla ditta Rps di Alba, si articola in due fasi. Quella appena ultimata (per un ammontare di 39mila 500 euro) è dedicata alla lettura delle targhe nei punti di ingresso al territorio comunale e alla visualizzazione dell’area del castello comunale. La seconda fase, che prevede l’allestimento di videocamere per la sorveglianza ambientale di piazze, scuole area cimiteriale e altro, sarà messa in opera successivamente in base alla disponibilità finanziaria.

L’impianto è stato concepito in modo che, se sarà necessario, potrà essere agevolmente potenziato.

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