Nascerà un comitato per salvare lo sferisterio Mermet

Nascerà  un comitato per salvare lo sferisterio Mermet

IL CASO Per provare a salvare e valorizzare lo sferisterio Mermet, si sta pensando di costituire un comitato. A lanciare l’idea sono Nando Vioglio e Franco Drocco, presidenti rispettivamente dell’Albese young (società che cura l’attività giovanile in città) e dell’Apep (l’associazione che organizza il Torneo dei paesi alla pantalera). Per inciso, due tra i pochi che, in questi tempi di vacche magre, ancora frequentano l’antico, glorioso (e malconcio) impianto di via Toti.

Nascerà un comitato per salvare lo sferisterio Mermet 1

Il comitato, spiegano Vioglio e Drocco, nascerebbe «al solo scopo di analizzare la possibilità di risolvere in altro modo il problema, senza pregiudicare i diritti di alcuno» e invitano a farne parte «tutti gli enti, i cittadini, gli amanti di pallapugno di Alba, Langa e Roero che in esso hanno celebrato i grandi campioni di questa nostra terra».

I promotori del comitato ritengono «che il piano di edificazione che i suoi proprietari si ostinano a presentare come l’unica soluzione possibile, segni invece la fine della pallapugno ad Alba e la perdita di un patrimonio storico unico».

A proposito delle numerose e recenti prese di posizione in difesa del Mermet, Vioglio e Drocco aggiungono: «Occorre riconoscere che si tratta di un risveglio tardivo di coscienza civica, perché durante i lunghi anni in cui è maturata in Consiglio comunale la decisione di accettarlo nel Piano regolatore, nessuna voce si è alzata a ricordare che il dovere precipuo di ogni comunità è il rispetto della sua storia e la salvezza delle testimonianze di cultura e civiltà che essa possiede. Sono ampiamente giustificate, perciò, seppure in grave ritardo, le invocazioni che ora salgono per chiedere di cambiare lo stato delle cose, studiare e avviare soluzioni alternative prima che sia troppo tardi».

Sulla questione, il sindaco Maurizio Marello, che già a febbraio rispose a un’interrogazione in Consiglio comunale sull’argomento, precisa: «Capisco il dibattito sullo sferisterio, ma al tempo stesso mi sorprendono queste prese di posizione. Quello del Mermet è uno dei primi ambiti speciali previsti dal Prg nel centro storico e risale al 2004-2005. In sede di approvazione del Piano regolatore la questione non è mai stata oggetto di dibattito, non sono state presentate controdeduzioni e non è stata sollevata nessuna obiezione».

Il sindaco aggiunge: «È meglio ristrutturare il campo piuttosto che tenerlo nelle attuali condizioni. Come Amministrazione siamo favorevoli al recupero del Mermet. Per una riqualificazione generale dell’area e rendere sostenibile l’intervento è stata scelta la soluzione ritenuta migliore».

Il progetto (di cui si parla da oltre un anno) prevede una spesa di 7-8 milioni di euro per 3-4 anni di lavori. Nei giorni scorsi, il proprietario Giovanni Toppino ha ribadito di voler andare avanti e di essere in contatto con alcuni finanziatori. Su questo aspetto il sindaco conferma quanto sostiene la proprietà, ma aggiunge che per ora in Municipio non è pervenuto nessun progetto, mentre pare ormai tramontata definitivamente l’ipotesi di acquisto del campo da parte del notaio Vincenzo Toppino.

Corrado Olocco

 

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