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Incidenti: le strade della provincia di Cuneo fanno paura

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PROVINCIA GRANDA Nella nuova realtà dove il virtuale si mescola al percettivo e la tecnologia alla biologia dei comportamenti, il cellulare mostra il suo lato pericoloso: il potere distruttivo ed evasivo, capace di distogliere le attenzioni e provocare processi dannosi.
I primi dati arrivano a metà luglio dalle rilevazioni della Polizia stradale. In tutta la provincia di Cuneo dal 1° gennaio al 30 giugno 2016 sono stati comminati 181 verbali per guida con uso di cellulare, per un totale di 915 punti decurtati. Si tratta di un +28,3% rispetto al primo semestre 2015, dato che nello stesso periodo dello scorso anno vennero emessi 141 verbali per un totale di 710 punti decurtati. In tutto il 2015, invece, i verbali sono stati 335, per un totale di 1.695 punti tolti.
A queste sanzioni si aggiungono i dati più irreversibili, quelli sulla mortalità. Sempre nei primi sei mesi del 2016 sono stati 17 i casi di incidenti mortali verificatisi nella Granda. Nel 2015, sulla base di dati della Polizia ma in attesa di validazione da parte dell’Istat, in provincia di Cuneo ci sono stati 55 casi mortali, secondo dato più alto dal 2010; una cifra che dice come il trend, che prima del 2015 era tornato a scendere, si sia invertito.
Statistiche amare, che arrivano in occasione del lancio della campagna di sensibilizzazione #guardalastrada e #mollastotelefono, iniziativa promossa dall’Aci (Automobile club italiano) contro le distrazioni alla guida legate all’uso dello smartphone e rivolta in particolare ai giovani tra i 18 e i 29 anni.
Spiega Giuseppe De Masi, direttore dell’Aci Cuneo: «Con la campagna #guardalastrada, Aci intende anche contribuire al grande obiettivo europeo di riduzione degli incidenti mortali del 50 per cento entro il 2020. In provincia di Cuneo secondo dati in possesso dell’Aci, nel 75 per cento dei casi gli incidenti sono dovuti a distrazione. Studi e ricerche evidenziano che una delle prime cause di distrazione è proprio l’uso del cellulare per inviare messaggi, chattare, scattare e guardare foto».
De Masi si impegna sul territorio sia a fini di monitoraggio che di sensibilizzazione, intendendo queste due funzioni come parte necessaria di uno stesso amuleto. Prosegue il direttore: «I numeri nei primi sei mesi del 2016 descrivono un andamento degli incidenti mortali nella Granda che, facendo i dovuti scongiuri, dovrebbe tornare a scendere entro la fine dell’anno. Il nostro obiettivo è rendere i giovani consapevoli del grave pericolo che tutti corriamo quando siamo alla guida distratti, ad esempio per rispondere a un messaggio. Meglio non rispondere e farlo quando siamo arrivati a destinazione o ci siamo fermati. La campagna di sensibilizzazione promossa dall’Aci è giunta pochi giorni dopo il lancio del videogioco Pokémon go, che va alla ricerca di creature digitali da catturare attraverso mappe disponibili su smartphone e tablet. Come raccontano le cronache, la distrazione causata dall’attenzione necessaria a procedere nel gioco è già stata causa dei primi incidenti».
Marco Giuliano

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