La Camera ha approvato il testo unico del vino

Un libro sulle grandi donne delle cantine

VINO La Camera dei deputati ha approvato all’unanimità, ieri sera, mercoledì 21 settembre,  il testo unico della vite e del vino che, ora, prima di entrare in vigore, dovrà ottenere il sì del Senato. A palazzo Madama, però, c’è l’impegno delle forze politiche di assicurare alla legge una sorta di “corsia preferenziale”, per cui i tempi dell’ok definitivo dovrebbero essere abbastanza brevi.

Il provvedimento, atteso da anni dagli imprenditori del settore, ha l’obiettivo di raccogliere in un solo documento, e in alcuni casi modificare  le numerose norme riguardanti la materia (coltivazione della vite, produzione, imbottigliamento e commercializzazione dei vini), diminuendo la burocrazia e semplificando notevolmente l’attività degli operatori, costretti, adesso, a rispettare un numero insostenibile di obblighi.

Commenta il viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero:  «Il testo unico può dare ulteriore slancio a un comparto che, con i suoi numeri consistenti, già traina il made in Italy agroalimentare.  Si tratta di una vera rivoluzione copernicana, che pone il nostro Paese all’avanguardia anche rispetto ai nostri principali competitori. Il provvedimento apre la strada a una concreta riduzione degli adempimenti burocratici e, aspetto non trascurabile, mette in un unico testo tutte le norme del settore.  Questo è essenziale per un territorio come il nostro, fatto di tantissime piccole imprese agricole e cantine. Questo testo unico è anche figlio delle nostre colline: ringrazio i tanti imprenditori, singoli e associati, che in questi mesi mi hanno aiutato a capire le esigenze e le possibilità concrete per rispondere alle esigenze loro e di tutto il settore. Gente seria, che ha sempre chiesto meno burocrazia, ma controlli seri e puntuali».

 

 

 

Banner Gazzetta d'Alba