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In alta Langa i turisti continuano a crescere

In alta Langa i turisti continuano a crescere

TURISMO  Negli anni ’60, in alta Langa i turisti li chiamavano villeggianti (a Niella Belbo il nome della festa richiama ancora quel periodo) e arrivavano, al massimo, da Torino o da Genova. Poi, negli anni successivi l’attenzione dei turisti si è spostata sulle aree vinicole della bassa Langa, ma negli ultimi tempi le colline più alte stanno tornando ad attirare visitatori, in gran parte stranieri, che scelgono principalmente il periodo estivo per vacanze tra sport e natura.

La scorsa settimana, in occasione della presentazione della cartina dei sentieri “Alta Langa 3 valli”, realizzata da cinque Comuni (Arguello, Cerretto Langhe, Cravanzana, Serravalle Langhe e Torre Bormida), il presidente dell’Atl Luigi Barbero ha fornito dati interessanti sulla crescita del turismo in quella che comunemente viene considerata la Langa “povera”.

Negli ultimi cinque anni, dal 2011 al 2015, gli arrivi sono cresciuti del 24 per cento e le presenze (ossia le notti dormite) sono aumentate del 19 per cento. Allargando lo sguardo agli ultimi dieci anni, emerge che nel 2006 gli arrivi (cioè le persone) erano stati 9.648, mentre nel 2015 sono stati 20.811; quindi più del doppio. Ed è più che raddoppiato anche il numero delle presenze, passate dalle 22.974 di dieci anni fa alle 56.691 del 2015. Cresce anche la media delle notti dormite, passata da 2,4 a 2,9.

«Si tratta soprattutto di turisti stranieri, per la maggior parte provenienti dal Nord Europa, che amano fare sport all’aperto. Il tempo di permanenza, superiore alla media della zona, conferma che non è un turismo mordi e fuggi e d’altra parte non è questo il turismo che ci interessa», ha affermato Barbero, sottolineando il ruolo dell’alta Langa nel prolungamento della stagione turistica locale. «Il turismo all’aperto è un filone su cui stiamo puntando molto e che ha nell’alta Langa un punto di forza. Da anni è in corso una sorta di “destagionalizzazione” turistica e l’estate è ormai diventata la seconda alta stagione dopo l’autunno», ha concluso il presidente dell’Atl.

Ha aggiunto Flavio Borgna, del direttivo dell’Atl: «In alta Langa si è seminato bene e ora i risultati stanno arrivando».

I sentieri della rete “Alta Langa 3 valli” sono stati tracciati dalle associazioni Trekking in Langa e Andè su incarico dei Comuni recuperando vecchi percorsi. I due sodalizi si sono occupati anche di predisporre la segnaletica.

Per coprire i costi della manutenzione dei sentieri si utilizzeranno i fondi ricavati dalla vendita delle cartine (5 euro). La mappa, con testi in italiano e inglese, è acquistabile nei Comuni, nelle attività commerciali presenti in alta Langa e in vari uffici turistici della zona. La cartina, oltre all’altimetria dei percorsi, contiene anche cenni storici sui paesi, le date delle feste e delle manifestazioni e l’elenco di strutture turistico-ricettive e di vendita di prodotti tipici.

Corrado Olocco

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