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Da Alba parte la candidatura di Torino ad ospitare il Bocuse d’Or Europa

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BOCUSE D’OR EUROPA Torino lancia ufficialmente la candidatura per ospitare la finale europea 2018 del Bocuse d’Or il più importante concorso di cuochi del Mondo.

Una rincorsa partita dalla trasferta della delegazione albese (seguita da Gazzetta con il giornalista Marcello Pasquero) a Budapest in occasione della finale 2016. Giorni in cui il gruppo guidato da Bruno Ceretto con rappresentanti di comune di Alba, Ente Fiera e Ente Turismo, ha stabilito i primi contatti con l’organizzazione internazionale del Bocuse d’Or.

Da Alba parte la candidatura di Torino ad ospitare il Bocuse d'Or Europa

Valutata l’impossibilità, a causa della mancanza in zona di una struttura coperta in grado di ospitare almeno 5 mila persone, la scelta è subito caduta sul capoluogo di Regione. Alba, le Langhe e il Roero avranno comunque un ruolo di primo piano nell’ospitare esibizioni di cuochi e nell’accoglienza.

L’ufficialità della candidatura arriva a pochi giorni dall’inizio della Fiera del Tartufo bianco d’Alba e nei giorni in cui Torino si riscopre “capitale mondiale del gusto” grazie a una straordinaria edizione del salone di Slow Food.

 

Da Alba parte la candidatura di Torino ad ospitare il Bocuse d'Or Europa 3Torino lancia una nuova sfida internazionale per consolidare ulteriormente questo suo ruolo: nelle scorse ore è infatti stato presentato, dall’Assessorato alla cultura e al turismo della Regione Piemonte, il dossier di candidatura per ospitare sotto la Mole l’edizione 2018 delle finali europee del Bocuse d’Or, il più importante e celebrato premio di alta cucina, vero e proprio campionato del Mondo del settore.

La storia del Bocuse d’Or

Il Bocuse d’Or prende il nome dal suo ideatore, il francese Paul Bocuse, oggi novantenne, fra i più grandi chef del ventesimo secolo (3 stelle Michelin per cinquant’anni col suo ristorante a Collonges-au-Mont-d’Or). Lanciato nel 1987, il concorso biennale vede alla partenza 24 chef da altrettante nazioni che si confrontano in una spettacolare sfida culinaria, con tanto di pubblico e tifo sugli spalti. La sfida si tiene negli anni dispari a Lione, in occasione del Sirha, grande fiera professionale della ristorazione e della gastronomia, ma dal 2007 è preceduto da tornei di qualificazione continentali, organizzati negli anni pari: Bocuse d’Or Asia-Pacifico, America Latina e, naturalmente, Europa, la cui sede viene invece periodicamente stabilita dal comitato organizzatore.

Torino si candida quindi a essere la sede delle selezioni europee del 2018, dopo che già negli scorsi mesi il territorio regionale si era già avvicinato al premio, ospitando ad Alba il concorso nazionale per la scelta del rappresentante italiano fra i 20 partecipanti alla finale europea.

Al progetto della candidatura hanno aderito la Città di Torino e la Camera di commercio del capoluogo piemontese oltre ai Ministeri dell’agricoltura e della Cultura e turismo.

L’assessore al turismo Antonella Parigi commenta: «Abbiamo voluto cogliere al volo questa opportunità e proporre la nostra candidatura nell’ottica di rafforzare la leadership piemontese nell’ambito enogastronomico, all’interno di una strategia complessiva che ci vede attivi nel connettere sempre più Torino con il resto del territorio regionale proprio su questo tema. Questa potrebbe divenire davvero una grande vetrina per tutto il Piemonte, sia in chiave turistica sia in termini agroalimentari».

Marcello Pasquero

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