Ferrero amplia lo stabilimento: una città nella città

Oggi e domani le premiazioni degli anziani Ferrero

IMPRESE Il fatturato di Ferrero Italia torna a crescere. Si consolida anche l’utile netto che supera i 200 milioni di euro e sono in crescita il numero dei dipendenti del gruppo in Italia (oltre 6mila) e il Plo, il premio legato agli obiettivi che “appesantirà” la busta di ottobre di 1.921 euro per gli operai e 1.904 euro per impiegati e staff. Si tratta di risultati che superano le più rosee aspettative e certificano lo stato di salute dell’azienda. Sul fronte delle novità, a novembre dovrebbe partire la produzione dei Kinder cards: una doppia cialda al cacao e una al latte con ripieno.

Impiegati da Pino Torinese. Non sarà però questa la mossa più attesa della stagione. Da tempo è nota la decisione, che diventerà effettiva dal primo gennaio 2017, di lasciare il monumentale centro direzionale che sorge sulla sommità della collina di Pino Torinese, sede storica degli uffici Ferrero dagli anni Sessanta. I 300 dipendenti che vi lavorano saranno trasferiti in toto (solo una manciata di impiegati sarà reimpiegata in Lussemburgo) ad Alba, andando ad accrescere in modo sostanziale il numero di dipendenti dello stabilimento sorto sulle sponde del Tanaro.

Più produzione. L’altra novità dell’ultima ora è nella domanda – protocollata a fine luglio – con cui la Ferrero chiede al Comune di Alba di cambiare la destinazione d’uso di due aree acquistate nel 2015, le zone di completamento C3 e C4 adiacenti allo stabilimento sul lato ovest. Si tratta di 13mila metri quadrati di terreno, sui quali in un primo tempo si era pensato l’azienda volesse installare una nuova elisuperficie, spostando l’attuale. La multinazionale ha invece richiesto al Municipio un cambio di destinazione d’uso: da abitativa a produttiva.

«I vertici dell’azienda ci hanno annunciato che questo investimento, a settanta anni dalla fondazione della Ferrero nel 1946, rientra nel programma di sviluppo e crescita dello stabilimento albese», commenta il sindaco Maurizio Marello, che aggiunge: «Questa attenzione dimostra il legame indissolubile – che la proprietà ha voluto ribadire con la richiesta di poter installare nuove strutture produttive – tra la Ferrero e la città di Alba».

Nuova area. È presto per sapere quali o quante linee e prodotti troveranno casa nella nuova area anche perché la domanda, essendo una variante al Piano regolatore, ora è attesa a un lungo iter per l’approvazione, con passaggi in Consiglio comunale e in Regione. «Faremo tutto il possibile per velocizzare la definizione dell’iter della variante. Siamo molto soddisfatti che la Ferrero voglia continuare a investire nella nostra città», conclude il sindaco.

L’area occupata dall’azienda è pari a 404mila metri quadrati e crescerà, con la nuova variante al Piano regolatore a 417mila, uguagliando, per dare un ordine di grandezza, l’ampiezza del centro storico della città. Una crescita che si spera riguarderà anche l’occupazione nel polo albese con l’obiettivo di superare i 4.500 dipendenti.

Marcello Pasquero

 

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