Gennaro Castronuovo è il nuovo (ambizioso) presidente dell’Albese

30 Settembre 2016 Alba, Primo Piano, Sport Versione accessibile

ALBESE CALCIO Gennaro Castronuovo, 50 anni, di professione ristoratore è il nuovo presidente dell’Albese Calcio.

Originario della Lucania, ma da anni trapiantato ad Alba, Castronuovo, dopo aver rilanciato lo storico Caffè Calissano di piazza Duomo, di cui è titolare, è chiamato a riportare l’entusiasmo per il calcio nella “capitale delle Langhe”.

Castronuovo commenta: «Da tempo volevo entrare nel mondo del calcio, a livelli sicuramente inferiori. Conoscendo il progetto della dirigenza albese, ho capito che, insieme ad un gruppo di amici a cui stanno a cuore le sorti della squadra, si sarebbe potuto fare qualcosa di buono tutti insieme. La priorità è la valorizzazione del settore giovanile che dovrà essere un serbatoio importante per la prima squadra. L’Albese è la prima squadra di Alba e deve diventare un punto di arrivo per i ragazzi della città. Ragazzi che prima di tutto devono venire qui per divertirsi, senza pressioni, in uno spirito di aggregazione».

Il neo presidente raccoglie il testimone da Antonio Isoldi, insediatosi poco più di un anno fa, che tornerà a ricoprire il ruolo di Direttore sportivo.

Isoldi che commenta: «Sono felicissimo di questa svolta perché lascio l´Albese a una persona seria, onesta e soprattutto desiderosa di fare il bene dell´Albese. C’era bisogno di una persona come Gennaro Castronuovo per portare l´Albese dove merita di stare. Io ho accettato di fare il presidente unicamente per non far morire la Società, ma è giusto che ora la ceda a chi può portarla oltre. Una cosa mi sta a cuore: che la città di Alba non lasci solo il nuovo presidente e non vanifichi tutto quello che è stato fatto in questi anni. I presupposti per fare bene e per ridare all’Albese la giusta dignità ci sono tutti, ma per farlo c’è bisogno del lavoro di tutti. L´Albese rappresenta una città, deve essere il punto di riferimento per il movimento calcistico del territorio ed è giusto che tutti si adoperino per darle il peso che merita».