I cavalieri del tartufo accolgono Alan Bryden presidente della federazione delle confraternite del vino

I cavalieri del tartufo accolgono Alan Bryden presidente della federazione delle confraternite del vino

GRINZANE CAVOUR «Le confraternite bacchiche hanno ancora un importante ruolo attivo per promuovere i vini e diffondere una competenza sempre più specifica nella loro degustazione». Parola dell’avvocato francese Alan Bryden, presidente della Federation internationale des Confreries bachiques, ospite domenica 16 ottobre, del 266° capitolo dell’Ordine dei cavalieri del tartufo e vini d’Alba.

Al castello di Grinzane Cavour, che ha accolto diciotto nuovi postulanti e ha nominato Bryden cavaliere onorario durante il Capitolo della vendemmia, il gran maestro Bianca Vetrino ha ricordato i contatti tra l’Ordine albese e la Federazione che risalgono agli anni Sessanta. «Già nel 1968 – ha detto Bianca Vetrino, eletta all’unanimità membro del Consiglio di amministrazione della Ficb lo scorso gennaio – il gran maestro Luciano Degiacomi, accompagnato dai maestri Beppe Colla e Luigi Oddero, riceveva a Nizza, durante il 4° congresso mondiale, le insegne della confraternita La medusa, della zona tra Provenza e Costa Azzurra».

I cavalieri del tartufo accolgono Alan Bryden presidente della federazione delle confraternite del vino 1

L’ampia e dettagliata lezione di Bryden dal titolo “Le confraternite bacchiche: ieri, oggi, domani” è partita dal passato, dalla storia della vigna sulle del pendici del Caucaso in Georgia 8.000 anni fa, per passare attraverso il Medioevo e la nascita in Francia della prima confraternita di Sant Andiu del Galineiro nel 1140. Poi, il proliferare di nuovi sodalizi, l’apparizione degli ordini bacchici filosofici nel XVI secolo, l’abolizione delle confraternite durante la Rivoluzione francese e la rinascita intorno agli anni Cinquanta del XX secolo, con una maggiore consapevolezza del concetto di promozione dei territori vitivinicoli. Contemporaneamente, anche l’adozione delle “Appellations d’origine controlée”, proprio come, poco tempo dopo, da noi nasceva la doc.

La storia della Federazione internazionale

«La Ficb è stata creata nel 1964 con sede a Parigi per raggruppare le Confraternite bacchiche in Europa», ha detto ancora Bryden. «Oggi i suoi membri sono presenti in quasi 25 Paesi sui cinque continenti, direttamente o attraverso le loro ambasciate, alcuni addirittura non produttori di vino, come i Cavalieri della vite in Finlandia. Le nostre confraternite hanno dunque un ruolo ancora molto importante nella promozione e nella diffusione di competenze. La prossima pubblicazione della Ficb sarà una guida per la creazione e lo sviluppo di una confraternita bacchica per stimolare e supportare la fondazione di nuove realtà nelle tante regioni del mondo dove la storia della viticoltura è più recente che in Europa, ma già molto radicata: parlo di Sud America, Australia, Nuova Zelanda, Africa e Asia, dove sempre più c’è una ricerca dell’eccellenza».

Durante il capitolo della vendemmia, ospite anche l’imitatore Andro Merkù, con le sue divertenti parodie di personaggi come Papa Francesco, Giulio Tremonti e il divino Otelma.

Tra i diciotto nuovi Postulanti che hanno fatto il loro ingresso nell’Ordine dei cavalieri del tartufo e vini d’Alba, molte storie particolari, in arrivo anche da fuori territorio, legate in qualche modo alle Langhe e ai suoi prodotti. Come quella dell’imprenditore calzaturiero Mario Moreschi, che si è inventato “le scarpe al vino”, il notaio Gustavo Gili, presidente del comitato notarile di Piemonte e Valle d’Aosta, ma anche “Accademico dell’agnolotto” e grande estimatore di vini e cibi, e Almir Ambesovic, 38 anni, fuggito a 17 da una Sarajevo in guerra e fondatore a Milano di un’azienda di software che ha poi ideato il famoso portale di prenotazione on line per i ristoranti “Restopolis”.

L’incontro si è concluso con il pranzo al tartufo cucinato dallo chef stellato Marc Lanteri, nella sala Cavour.

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