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Enrico Merlin in chitarra sola

Enrico Merlin in chitarra sola

ALBA  Jazz&co., il festival di Milleunanota diretto da Filippo Cosentino, dopo aver aperto con due mostri sacri della scena berlinese come Ekkehard Wolk e Andrea Marcelli, presenta il concerto «in chitarra sola» di Enrico Merlin. Il musicista e compositore trentino, anche storico della musica del ’900, è il più grande esperto mondiale di Miles Davis.

Enrico, cosa ci aspetta ad Alba, venerdì 21 ottobre alle 20.45 nella chiesa di San Giuseppe?

«Ogni mio concerto in solo è un viaggio in terre inesplorate. Anche per me. Nel senso che parto da posti conosciuti per avviarmi oltre i confini del noto, in mondi sonori costruiti su progressioni armoniche sempre diverse, ma soprattutto caratterizzati di colori sempre cangianti anche da un punto di vista timbrico, dinamico ed espressivo».

Concerto venerdì 21 in San Giuseppe per il festival Jazz&co

Pensi che la musica sia influenzata dal territorio? Anche quello dove risiedi tu è patrimonio Unesco…

«Sono stato ad Alba nel 2014 come musicista e compositore della colonna sonora dello spettacolo di Andrea Brunello Il principio dell’incertezza. È una terra bellissima. A meno che un artista non porti in giro un programma concertistico preconfezionato è inevitabile essere influenzati da luoghi, persone, emozioni, sapori… Soprattutto quando si lavora con la musica creativa o informale, come piace definirla a certa critica militante».

Quali sono i tuoi sogni?

«Il mio sogno? Che la maggior parte dei sedicenti direttori artistici iniziassero davvero ad ascoltare la nostra musica “non allineata” senza tutti i pregiudizi con cui di solito si approcciano a essa, un po’ perché siamo italiani, un po’ perché pensano che il pubblico non sia pronto. Ma il pubblico c’è, e almeno una parte si aspetta anche questo, l’inaspettato, per parafrasare il John Landis di Ridere per ridere».

c.d.p.

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