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Fondi dall’Europa per valorizzare i rii di Cherasco

Fondi dall’Europa per valorizzare i rii di Cherasco

CHERASCO Per Cherasco è arrivata l’occasione buona per valorizzare l’area dei rii, un ecosistema unico, ma anche fragile. Da Chamonix – dove si è tenuto il primo evento annuale del programma Interreg V-A Francia-Italia Alcotra 2014-2020, che gestisce i fondi europei di sviluppo regionale – è giunta notizia che è stato finanziato il progetto transfrontaliero “L’@vventura geologica, sulle orme di Federico Sacco ed Edouard-Alfred Martel”. Il primo, fossanese, è un illustre geologo e paleontologo, cui è dedicata una fondazione coinvolta nel progetto. Il secondo, francese, è ritenuto il padre della moderna speleologia.

Una serie di progetti

Cherasco è uno sei soggetti facenti parte della collaborazione nata a cavallo delle Alpi con lo scopo di potenziare il turismo sostenibile di siti geologici e paesaggi interessanti. Tra questi figurano il Vélodrome del Verdon, i “Penitenti” della località di Les Mées, le grotte di Bossea, il museo fossanese Federico Sacco. Capofila è il Consiglio dipartimentale Alpes Haute-Provence.
La parte cheraschese del progetto focalizza l’attenzione sul sentiero del rio Crosio, in un’area di pregio dal punto di vista geomorfologico, vicino alla confluenza dei fiumi Tanaro e Stura. Il rio, con la sua attività di erosione, ha originato ambienti dotati di microclimi particolari. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, arriveranno circa 230mila euro.
Il progetto, articolato in un triennio, prevede la sistemazione dei sentieri con la realizzazione di passerelle e piccoli ponti, un collegamento con l’abitato di Cherasco e la pista ciclabile del Tanaro, l’installazione di bacheche e punti informativi e la messa in rete delle informazioni.
Cristiano Lanzardo

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