A Montà il doposcuola si trasforma dalla primaria al liceo

A Montà il doposcuola si trasforma dalla primaria al liceo 5

MONTÀ Investiti ben 13mila euro nelle politiche dedicate ai giovani: particolare attenzione ai progetti doposcuola.
Confermando quello che è un disegno partito più di 15 anni fa, il Comune di Montà non smette di puntare sui giovani. E per farlo impegna risorse economiche e umane: per il 2016 sono stati stanziati tredicimila euro sotto la supervisione dell’assessore Dorotea Barbero e del consigliere Daniele Ronco.
Lo strumento attraverso il quale il Comune, con la collaborazione del Consorzio socio-assistenziale, l’Istituto comprensivo e la cooperativa Ro&Ro, organizza e gestisce le iniziative per i minori è il Tavolo delle politiche giovanili.

Un organismo voluto dall’Amministrazione e costituito, oltre che da Barbero e Ronco, dai rappresentanti delle diverse realtà che hanno a che fare con i ragazzi (Polisportiva, Pro loco e parrocchia).
Della gestione operativa si occupano l’associazione AMOntà e l’educatore di strada Marcello Delmondo. Le animatrici di AMOntà, che d’estate seguono Estate ragazzi e bimbi, nell’anno scolastico dirigono le attività del Cam (Centro attività minori) nelle scuole medie. Seguono nel doposcuola, per tre giorni alla settimana, 25 bambini delle elementari (progetto Grifondoro) e, tutti i pomeriggi, 15 ragazzi delle secondarie (progetto Spazio aperto). La novità di quest’anno è l’estensione del servizio anche agli adolescenti di prima e seconda superiore, a cui verrà dato uno spazio di aggregazione e sostegno per i compiti.

Il lavoro dell’educatore di strada Marcello Delmondo, che segue i giovani tra i 12 e i 20 anni, procede in parallelo. E se in autunno agli incontri settimanali al Patchanka partecipano una quindicina di ragazzi, in estate, complici tornei e iniziative diverse, i giovani che Delmondo catalizza sono oltre quaranta.
Quali progetti, per l’inverno? «Stiamo lavorando per attivare una collaborazione con la Polisportiva, per ritinteggiare i locali sotto la palestra», anticipano dal Tavolo delle politiche giovanili.
Andrea Audisio

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