Il vino di Langhe e Roero può avere spazio in Giappone

Testo unico sul vino già a fine anno?

ALBA «Il mercato del vino di Langhe e Roero in Giappone è una partita ancora tutta da giocare». Lo ha spiegato il sommelier Shigeru Hayashi, ospite dell’Ordine dei cavalieri del tartufo e vini d’Alba e nominato cavaliere onorario al castello di Grinzane Cavour durante il 265° Capitolo della confraternita enogastronomica nata il 22 febbraio 1967 per «difendere e diffondere la genuina gastronomia, i vini e gli altri prodotti meravigliosi della terra di Alba e delle Langhe». Oggi l’Ordine annovera cavalieri in tutto il mondo.
Hayashi ha suggerito alcuni spunti a produttori e commercianti: «Il Giappone ha un’attenzione particolare per l’originalità e le materie prime. Ma in Giappone vivono pochissimi immigrati italiani, infatti i 10mila ristoranti italiani sono gestiti e organizzati al 99% da giapponesi. Il cliente giapponese ama molto il cibo italiano ma i vini sono poco presenti. La quota di mercato più grande è quella francese, con il 45%; segue la Cina al 17% e soltanto il 10% è rappresentato dall’Italia».
Il Capitolo è stato dedicato alla 42ª selezione dei grandi vini che sono ora presenti sia nell’enoteca, sia sul sito ecommerce.castellogrinza ne.com.

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