Il designer americano Chris Bangle progetta la “Panchina per tutti”

Il designer americano Chris Bangle progetta la “Panchina per tutti”
Chris Bangle, seduto, ospite del Rotary di Canale. In piedi il socio Rotary Vincenzo Lorenzin, fondatore della Simplast di Montà

GUARENE-CANALE Ospite del Rotary club, Chris Bangle ha anticipato le idee a cui sta lavorando
Una mente in fermento, sempre alla ricerca di nuovi modi di vedere e re-interpretare il mondo.

Questo è Chris Bangle, il designer americano che, dopo quasi 20 anni ai vertici della Bmw, ha lasciato gli Stati Uniti per trasferirsi a Clavesana e fondare la Chris Bangle associates.
Invitato all’incontro del Rotary club di Canale, nella serata di martedì 25 ottobre al ristorante Miralanghe di Guarene, Chris ha raccontato della sua esperienza come designer e dei mille progetti ai quali stanno lavorando lui e il suo team.

Nel corso della sua presentazione ha parlato di una “Panchina per tutti”. In che cosa consiste?
«Al momento la “Panchina per tutti” è solo un prototipo, ma spero che presto diventi realtà. Non abbiamo ancora trovato un luogo che possa ospitare una struttura di questo genere, ma appena lo individueremo cercheremo aiuti per realizzarla. Una cosa, però, è certa: non ci dovranno essere barriere architettoniche o limiti di altro tipo, tutti potranno raggiungere questa Big bench».

Su quali altri progetti ha lavorato con il suo team?
«Oltre alle panchine, il progetto che più ci interessa è quello del “Big walking arch”, l’arco che cammina. Anche questa struttura, esattamente come è accaduto per le Big bench, può diventare un progetto sistematico. Stiamo inserendo opzioni per il colore, per le scritte e modifiche nel movimento dell’arco. Inoltre, ci siamo impegnati nel progetto di valorizzazione dei calanchi ed è stata una bellissima esperienza».

Di che cosa si tratta?
«Con alcuni amici designer ci siamo ritrovati per rappresentare il paesaggio dei calanchi in alcune opere d’arte. Questi lavori sono stati poi venduti nel corso di un’asta: è stata una bella esperienza perché ognuno ha messo a disposizione ciò che aveva e quasi tutte queste opere sono state acquistate da persone del posto».

A che punto si trova il progetto del Big walking arch dedicato a Michele Ferrero? Questa e altre anticipazioni nel numero 41 di Gazzetta, in edicola dal 1° novembre.
Alessia M. Alloesio

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