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L’Asti tiene bene e torna in televisione

L’Asti tiene bene e torna in televisione

VINO Dopo le difficoltà degli anni precedenti, la denominazione Asti sembra chiudere il 2016 con un bilancio positivo. La vendemmia è stata qualitativamente importante e ha portato in dote anche il ricompattamento della parte agricola della filiera. Qualche discussione si è avuta sul valore reddituale della vendemmia e sull’accantonamento per la creazione del fondo promozione. Anche i volumi delle vendite sembra che abbiano frenato l’emorragia degli ultimi anni, con la conferma dei dati del 2015 (circa 84 milioni di bottiglie tra i due vini).

La novità, presentata la scorsa settimana alla Casa dell’Asti, è il ritorno in Tv dei due vini con una campagna che animerà le festività di fine anno.  Il vicepresidente del Consorzio dell’Asti Stefano Ricagno, che ha seguito da vicino l’iniziativa, l’ha presentata come una campagna tattica, ovvero programmata per dare nuova vitalità all’immagine dell’Asti e del Moscato d’Asti nel periodo natalizio, quando i brindisi sono più frequenti e le occasioni di festa altrettanto. «Il Consorzio ha costituito una commissione per la gestione di un fondo di promozione, allargata ai rappresentanti della compagine agricola e industriale e a esperti di marketing esterni e ha scelto come prima iniziativa questa importante campagna dedicata all’Asti e al Moscato d’Asti per tornare a comunicare in occasione delle festività e per rinsaldare il legame con il territorio», ha spiegato Ricagno.

La nuova campagna, finanziata con il fondo promozione con un investimento di 500mila euro, sarà protagonista nel periodo di fine anno. Passeranno circa mille spot in televisione, coinvolgendo un po’ tutti i network, da quelli specializzati a quelli più generalisti, per motivare tutti al brindisi con questo prodotto. Ci saranno anche affissioni di manifesti nei Comuni di produzione della denominazione Asti e all’aeroporto di Torino Caselle per rafforzare il legame tra il prodotto e il suo territorio.

Per la realizzazione dello spot e dei manifesti è tornata a lavorare sull’Asti la prestigiosa agenzia Armando Testa, che si era già dedicata a questo prodotto ai tempi di Renato Ratti e poi all’inizio degli anni Novanta quando aveva elaborato lo slogan di successo “Quel solletico speciale”.

Si tratta di uno spot breve (10 secondi) che ha come immagine l’idea del brindisi e della condivisione raccontati in modo sorprendente e inaspettato. I rintocchi generati dal contatto delle coppe di Asti vanno a comporre uno dei motivi natalizi più noti, quello di Jingle bells.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per lo staff dirigenziale del Consorzio di fare alcune previsioni per il futuro. Il direttore Giorgio Bosticco ha sottolineato come nel 2017 continueranno le attività promozionali a favore dell’Asti grazie anche a un finanziamento triennale da parte dell’Unione europea, legato a un progetto di 6 milioni di euro per la realizzazione di un piano di informazione negli Usa dei due vini prodotti dal Moscato unitamente ad altri prodotti dell’eccellenza agroalimentare italiana, come il Provolone della Valpadana e i principali salumi del nostro Paese.

Il presidente del Consorzio Gianni Marzagalli (in scadenza nella primavera 2017) ha sottolineato il grande lavoro realizzato per mettere a punto e sperimentare il cosiddetto “Asti secco”, che dovrebbe vedere la luce ufficiale con il prossimo periodo pasquale. Al riguardo, il presidente ha ricordato come l’ipotesi dell’Asti secco non debba essere vissuta come alternativa all’attuale tipologia dolce, ma solo come completamento della proposta produttiva.

Giancarlo Montaldo

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