GOVERNO È stata una crisi di governo tra le più brevi ed è stato battuto ogni record di velocità anche tra l’affidamento dell’incarico al nuovo presidente del Consiglio Paolo Genitoli e l’insediamento. Anche il giuramento è stato lampo: 11 minuti sono bastati ai 18 ministri per proclamare la frase di rito davanti al Presidente della Repubblica.
Tra i tanti ministri confermati c’è anche il monregalese Enrico Costa, che conserva la guida degli affari regionali. «Si prosegue. Abbiamo fatto un buon lavoro», ha risposto Costa arrivando al Quirinale per il giuramento del nuovo governo. «Sono curioso – ha aggiunto – perché è la prima volta che partecipo a un giuramento collettivo». Costa era diventato ministro quando l’esecutivo Renzi aveva già alcuni mesi di vita e dunque non aveva preso parte alla Cerimonia del giuramento insieme ai colleghi.
I compiti del Ministero guidato da Costa
Il ministero senza portafoglio per gli affari regionali e le autonomie cura l’azione del Governo in materia di rapporti con il sistema delle autonomie; agevola la collaborazione tra Stato, Regioni, Province autonome e autonomie locali; promuove iniziative nell’ambito dei rapporti tra Stato e sistema delle Autonomie; esamina le leggi regionali e delle Province autonome e le questioni di legittimità costituzionale, i conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni, le questioni di legittimità costituzionale sugli Statuti regionali; partecipa alle funzioni di controllo della spesa sanitaria.
Il ministro per gli affari regionali è, inoltre, colui che convoca e presiede le Conferenze Stato-Regioni e Unificata e convoca la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, oltre a co-presiedere la sessione europea della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province autonome. È inoltre delegato a nominare i componenti delle Commissioni paritetiche, a costituire commissioni di studio e di consulenza, a provvedere ad intese.
Ansa
