In Piemonte sono in crescita gli ettari vitati

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VENDEMMIA In occasione dell’iniziativa “Piemonte a Palazzo” tenutasi a Roma, l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero ha comunicato i dati ufficiali della vendemmia 2016 in Piemonte. Gli ettari vitati sono saliti a 46.700, dopo vari anni di costante declino. Forse questo è il primo effetto del nuovo regime delle autorizzazioni che ha sostituito quello dei diritti. Probabilmente non sono ancora tutti produttivi, ma il dato importante che merita attenzione è che la vendemmia 2016 ha praticamente replicato quella dell’anno precedente: 2 milioni e 540mila ettolitri nel 2016 e 2 milioni e 467mila nel 2015.

In Piemonte sono in crescita gli ettari vitati

La produzione piemontese 2016 rappresenta il 5 per cento circa del totale nazionale, a conferma che da tempo il Piemonte ha orientato il suo settore vitivinicolo verso la qualità. Con circa un miliardo di euro di valore di vino esportato, il Piemonte copre quasi il 20 per cento dell’intera esportazione italiana in materia, con una vocazione verso l’export che è suffragata dalla quota del 60 per cento sul totale prodotto.

I voti alle uve Mentre venivano diramati questi dati economici, la Vignaioli piemontesi pubblicava il tradizionale libro dedicato alla vendemmia, in questo caso il 2016, redatto per la parte tecnico-viticola da Daniele Dellavalle e Daniela Tornato. Una pioggia di stelle è dedicata alla produzione 2016 del vigneto piemontese, con tutti i vitigni che ottengono una valutazione di almeno quattro stelle su cinque. «Questo nuovo risultato così qualitativo e lusinghiero è frutto della grande professionalità dei viticoltori di questa regione che da tempo hanno imparato ad affrontare in perfetta efficienza le differenti situazioni climatiche che via via caratterizzano le singole annate», sottolinea Daniele Dellavalle, responsabile tecnico della Vignaioli piemontesi.

E l’annata 2016, dal punto di vista climatico, non è stata certo di facile gestione, vista la continua alternanza che ha segnato le varie fasi del ciclo vegetativo della vite. La vigna e il viticoltore hanno portato a termine con soddisfazione il loro impegno. Adesso tocca alla cantina, e ai suoi tecnici, continuare il processo produttivo in modo che le buone prospettive proposte dalle uve sappiano trasferirsi nel vino e regalare un’altra annata di soddisfazione.

Giancarlo Montaldo

 

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