Il Comune spende 30 euro a cittadino per il teatro

Carmen Consoli ad Alba per Attraverso festival

CULTURA È come un lago a cui abbeverarsi dopo aver percorso un sentiero sovente obbligato all’efficienza, profitto, produttività. Un’oasi dove il risultato dipende dall’estetica, dalla conoscenza e dall’emozione. Fonte di saggezza e lavoro, la cultura languisce e patisce gli strascichi di una generale crisi sociale ed economica. Perciò i dati pubblicati dall’Osservatorio culturale del Piemonte a fine 2016 – in una relazione dal titolo “Stati generali della cultura” – svelano predilezioni e indifferenze di una società in cambiamento.

Il 50 per cento dei piemontesi ha assistito ad almeno una proiezione cinematografica durante l’anno 2015 e il 37 per cento ha visitato almeno un museo. Ma il teatro e la musica classica, rispettivamente raggiungendo il 19 per cento e il 12 per cento, si dimostrano meno “desiderati”. Pure la lettura se la cava male: il 52 per cento dei residenti in regione dichiara infatti di non avere letto alcun libro nel 2015. In particolare il Piemonte conferma la sua forte vocazione nel settore musei e beni culturali. I 5,66 milioni di ingressi nel 2015 hanno portato un aumento delle visite pari all’8 per cento sull’anno precedente. Sul fronte economico, si è poi assistito a un generale aumento delle risorse destinate alla cultura: gli enti pubblici e le fondazioni di origine bancaria hanno messo a disposizione del settore un totale di oltre 250 milioni di euro.

In questo quadro emerge il dato albese relativo al teatro. Secondo un dossier pubblicato da Openpolis due settimane fa, la città avrebbe speso nel 2014 (sono i dati più aggiornati) 30,68 euro a cittadino per finanziare le attività del teatro sociale Giorgio Busca. Moltiplicando per 31mila residenti, la cifra arriva a 951mila euro. Un importo elevato, che colloca Alba al 34° posto della classifica regionale (su quasi 1.200 Comuni) e al 297° di quella nazionale.

Spiega l’assessore alla cultura, Fabio Tripaldi: «Si tratta di un dato che ci rende orgogliosi. Roma spende meno di noi su questo settore. Il nostro è un teatro del territorio, non soltanto di Alba. Nel 2016 abbiamo incrementato le erogazioni di circa 70mila euro rispetto agli anni precedenti, e abbiamo riabilitato iniziative soppresse come gli Incontri con l’autore».

Matteo Viberti

 

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