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Gli ortodossi macedoni hanno celebrato il Natale

Gli ortodossi macedoni hanno celebrato il Natale

NEIVE La comunità macedone ha festeggiato il Natale sabato 7 gennaio, nella chiesa di San Michele Arcangelo, da anni concessa agli ortodossi, divenuta un punto di riferimento dei macedoni, non solo neivesi, ma di tutto il Piemonte. Le festività liturgiche ortodosse seguono il calendario giuliano, di tredici giorni successivi a quello gregoriano, e sono numerosi i fedeli che hanno partecipato alle funzioni di venerdì 6 (vigilia di Natale) e di sabato 7.

La vigilia di Natale è stato celebrato il Vespro. Poi, durante la cena, i fedeli hanno rispettato il digiuno e alcune tradizioni, come preparare del pane rotondo in cui viene inserita una moneta: chi la trova sarà benedetto tutto l’anno. Il giorno di Natale c’è stata la celebrazione della Messa con la benedizione di un rametto di quercia (simbolo dell’eternità di Dio), che ogni famiglia porta nelle proprie case.

Gli ortodossi macedoni hanno celebrato il Natale 1

Un’altra importante ricorrenza sarà la festa del Battesimo di Gesù, il 19 gennaio, quando, dopo la celebrazione della Messa, ci sarà la benedizione dell’acqua. Nell’occasione, la tradizione prevede che alcuni giovani si tuffino nel Tanaro per recuperare la croce lanciata dal vescovo, in ricordo della discesa di Gesù e il suo battesimo nel fiume Giordano.

«Il nostro paese sta cambiando, con situazioni diverse da un tempo, delle quali dobbiamo prendere atto e, in modo intelligente, dovremmo avvalerci di queste differenze per un arricchimento reciproco», commenta Roger Davico dell’Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere) della Cisl, che si occupa dell’integrazione tra le varie comunità.

Integrazione che a Neive sembra abbia prodotto buoni risultati. Da quasi dieci anni gli ortodossi utilizzano la chiesa nel centro storico per le loro funzioni e lo scorso anno un locale della canonica è stato loro concesso per realizzare la cappella di San Giovanni Battista, dove è stato collocato il fonte battesimale.

Silvana Fenocchio

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