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Meningite: l’emergenza non esiste. Allarme ingiustificato

Meningite: quali rischi si corrono in Piemonte?

ALBA Una lettrice di Gazzetta ci ha scritto per porre questa domanda: «Mi preoccupo sempre quando leggo sui giornali di casi di meningite: che rischi ci sono?».

“Faro mediatico”

L’abbiamo chiesto a Franco Giovanetti, direttore del servizio vaccinazioni e malattie infettive dell’Asl Cn2 (www.aslcn2.it).
«Sulle meningiti e sulle sepsi da meningococco, in questi giorni, vi è stato un incremento molto marcato dell’attenzione di stampa e televisione, in seguito all’anomalo aumento dei casi registrato nel Nord della Toscana. Si è acceso quello che viene chiamato “faro mediatico”, per cui da un po’ di tempo i notiziari riportano qualsiasi caso di meningite, anche quando il meningococco non è l’agente responsabile ma la malattia è causata da batteri che non sono contagiosi, come è accaduto, ad esempio, a Roma alcuni giorni fa, nel caso di una maestra deceduta per meningite da Escherichia coli, un batterio intestinale».
Il direttore del servizio vaccinazioni dell’Asl Alba-Bra aggiunge: «I media stanno creando un allarme che non ha alcuna giustificazione. Si crea una percezione del rischio alterata, che porta i cittadini a tempestare di telefonate e di richieste della vaccinazione gli ambulatori di prevenzione di tutta l’Italia, quando invece gli unici a doversi preoccupare davvero e a seguire i consigli impartiti dal servizio sanitario della zona sono i residenti o domiciliati in Toscana».

a.r.

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