SANTO STEFANO Il Comune ha commissionato una verifica tecnica per valutare le condizioni statiche e di manutenzione della torre medievale. La preoccupazione dell’Amministrazione civica riguarda la necessità di tutelare un bene che rappresenta un patrimonio storico e culturale unico per il territorio. Non solo: il Comune intende anche preservare la sicurezza di chi percorre la vicina strada comunale che collega il paese alla località Santa Libera.
I tecnici incaricati, gli ingegneri Massimo Cirio di Alba e Carlo Doimo di Torino, hanno redatto una perizia approfondita che fotografa lo stato attuale della torre costruita intorno al 1100. Dagli accertamenti effettuati emerge la necessità urgente di eseguire importanti interventi di manutenzione. In particolare, sono stati rilevati segnali che potrebbero portare in futuro a distacchi o dislocazioni della struttura muraria, cui contribuiscono anche il riempimento della base con materiale derivante dal crollo “storico”, presumibilmente datato 1635.
A peggiorare la situazione ci sono i ristagni d’acqua, il forte frastagliamento della parte superiore con pietre in condizioni di stabilità precaria e la presenza di un’abbondante vegetazione nella parte intermedia, che agevola la disarticolazione e la separazione di porzioni di muratura. Spiegano i tecnici: «Per preservare la pietra e i supporti murari, l’antica struttura dev’essere trattata con materiali e sostanze consolidanti. Serve inoltre una capillare azione di risarcimento della malta esistente e il ripristino dei giunti».
La torre medievale rientra tra i quindici monumenti di Langhe e Roero da salvare, inseriti nella lista rossa 2016 redatta dalla sezione albese di Italia nostra di cui Gazzetta ha parlato nelle scorse settimane.
Intanto, il Comune ha invitato i proprietari dell’area a provvedere urgentemente ai lavori necessari e agli interventi manutentivi, non più procrastinabili, a tutela di una struttura che rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per Santo Stefano Belbo.
Fabio Gallina
