Tavolo Autonomie: «L’Asti-Cuneo è una barzelletta, vogliamo i progetti promessi da Delrio»

Aca: "Asti-Cuneo una vergogna nazionale. Finitela!"

TAVOLO DELLE AUTONOMIE  73 sindaci e 12 soggetti privati uniti per chiedere conto al Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio della promessa fatta di presentare tre ipotesi progettuali per la realizzazione dell’Asti-Cuneo entro la fine del 2016.

Il tavolo ha redatto una lettera inviata dal sindaco di Alba Maurizio Marello, in qualità di legale rappresentante dell’Associazione, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla vicenda Asti-Cuneo.

«La cittadinanza, le imprese, le associazioni di categoria, gli amministratori locali di Alba Bra Langhe Roero, manifestano tutta la propria amarezza nel prendere atto, ancora una volta, che le promesse sul completamento dell’autostrada A33 Asti-Cuneo non sono state mantenute» scrivono i rappresentanti del Tavolo delle autonomie aggiungendo: «Quella che Lei stesso ha definito l’ennesima incompiuta, attende, monca, la costruzione dei due lotti mancanti in corrispondenza della città di Alba che la renderebbero totalmente percorribile e fruibile da un numero di veicoli certamente superiore a quello attuale e che oggi risulta ovviamente scarso rispetto alle attese del concessionario proprio a causa dell’incompiutezza dell’infrastruttura. Lo stesso tracciato mancante dovrà collegare all’autostrada il costruendo ospedale di Verduno, che servirà i cittadini dell’area».

La delusione serpeggia tra i firmatari della lettera che ricordano al Ministro: «Eravamo rimasti alle Sue rassicurazioni, fornite in risposta all’interrogazione del nostro parlamentare Giovanni Monchiero il 26 ottobre, quando garantì che il Ministero stava lavorando a tre ipotesi risolutive, da presentare entro il mese di dicembre 2016. Poiché con la formazione del governo Gentiloni nulla è cambiato riguardo al dicastero da Lei guidato, ci aspettiamo quanto prima un cenno riguardo al Suo annunciato sopralluogo in loco, per constatare personalmente lo status dell’opera, oggi tristemente connotata da un desolante troncone che si arresta fra i campi».

Per il Tavolo delle Autonomie la vicenda Asti-Cuneo, sarebbe assurta ormai agli “onori” delle cronache alla stregua di “una barzelletta triste e trita”: «I 73 sindaci delle Langhe e del Roero che danno vita a questa Associazione insieme a soggetti privati altamente rappresentativi, pretendono che il Ministero delle Infrastrutture operi nell’interesse supremo ed esclusivo del territorio, anche a costo di provvedimenti severi nei confronti della società concessionaria che non intende portare a termine l’autostrada ignorando gli  accordi sottoscritti con il committente, cioè lo Stato italiano»

La lettera si conclude con parole amare: «Fiduciosi in un Suo riscontro concreto, attendiamo di conoscere la data nella quale, il Ministro, vorrà compiere il sopralluogo e chiarire i cardini della proposta finalizzata a concludere con soluzione degna di questo territorio  una tra le più vituperate e travagliate opere pubbliche della storia del Paese».

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