Tessera numero 1 per Ferrero, che apre alla collaborazione con il fisco

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ALBA Ferrero Spa è la prima società ammessa al programma dell’Agenzia delle entrate “cooperative compliance”. Alla multinazionale albese è stata infatti consegnata la tessera numero 1. Il programma prevede un adempimento collaborativo, volontario, programmato per le aziende il cui volume d’affari si attesta sopra i dieci miliardi di euro e punta a favorire gli investimenti e ridurre al minimo il rischio fiscale. Con questo sistema l’Italia colmerebbe il divario con gli altri Paesi Ocse, diventando più appetibile per le multinazionali, che spesso temono le pastoie nostrane: accordi con altre società sarebbero infatti già in agenda. Per la Ferrero Spa si tratta di fare da apripista nel complesso rapporto con il fisco attraverso la società italiana, che vale a livello di fatturato circa il 15 per cento della holding internazionale con sede in Lussemburgo.

Fatturato di 9 miliardi

Il quotidiano Repubblica scrive: «Non è un caso che la prima tessera sia arrivata al gruppo di Alba, la cui testa fiscale è sempre stata offshore. Secondo gli ultimi dati resi pubblici, nel 2014 la società a fronte di un fatturato di 9 miliardi ha registrato profitti più che raddoppiati con una cedola record per la lussemburghese Ferrero international. Il bilancio si è concluso con un utile netto in ascesa a 827 milioni di euro dai 357,5 milioni del 2013 per la holding con sede nel Granducato. Sulla scorta del risultato l’assemblea dei soci aveva poi deliberato una cedola totale di 800 milioni. Nel 2015, invece, il fatturato del gruppo dolciario Ferrero è salito a 9,5 miliardi, in crescita del 13,4 per cento rispetto all’esercizio precedente. L’utile prima delle imposte è stato pari a 889 milioni di euro, in flessione del 2 per cento rispetto all’esercizio precedente. Ora la Ferrero, dopo anni, ha deciso di confrontarsi con il fisco per la tassazione dei suoi utili».

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