Trapianti: il Piemonte è in cima alla classifica

Tumore: invece dell’intervento preferisce l’omeopatia

ALBA Il 2016 ha visto il Piemonte ritornare tra le regioni capofila in Italia sia per le donazioni che per i trapianti di organo. I dati relativi alle donazioni hanno evidenziato un netto aumento rispetto al 2015, riportando il Piemonte su valori storici ben al di sopra della media nazionale.
Lo dicono il presidente Sergio Chiamparino, l’assessore alla sanità, Antonio Saitta, Antonio Amoroso, direttore del Centro regionale trapianti, Pier Paolo Donadio del Coordinamento regionale donazioni e prelievi di organi e il presidente di Federsanità Anci Piemonte, Gianpaolo Zanetta, che hanno fatto il punto della situazione e ribadito l’esigenza di promuovere la cultura della donazione degli organi.

Aumento del 25 per cento

Grazie all’incremento dei donatori, nell’anno appena concluso si è assistito a un aumento di circa il 25 per cento dei trapianti: al 30 novembre era già stato superato il numero di operazioni dell’anno precedente (340 in 11 mesi rispetto ai 298 nel 2015). Di queste, 174 erano trapianti di rene, 124 di fegato, 21 di cuore, 21 di polmone e due di pancreas.
Il numero di pazienti in attesa non è aumentato, per la prima volta, ed è stato possibile superare, dall’inizio dell’attività in Piemonte, gli ottomila trapianti.
Molto positivo è anche l’andamento delle dichiarazioni di volontà dei cittadini raccolte presso gli uffici anagrafe nell’ambito dell’iniziativa “Una scelta in Comune”. Sono 143 i Comuni piemontesi che hanno dato la loro adesione, 23 quelli abilitati ma non attivi, 255 i Comuni in fase di abilitazione e 55 quelli in fase iniziale.
Il Piemonte è un’eccellenza nel campo dei trapianti, con strutture come quelle dirette da Mauro Salizzoni (premiato ad Alba nel 2015 con il Tartufo dell’anno) e da Mauro Rinaldi che sono all’avanguardia in Italia ed in Europa per qualità e quantità degli interventi. A inizio dicembre a Torino, per la prima volta al mondo, a una bimba è stato trapiantato un rene al posto della milza con una tecnica innovativa e rivoluzionaria; pochi giorni prima, per la prima volta in Italia, un polmone è stato guarito per poi essere trapiantato con successo su una donna.
Marcello Pasquero

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