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Un tuffo nel Tanaro per festeggiare l’Epifania ortodossa

Un tuffo nel Tanaro per festeggiare l’Epifania ortodossa

NEIVE La comunità macedone ortodossa ha celebrato l’Epifania nella chiesa di San Michele Arcangelo, rievocando un antico rito popolare. Padre Mihailo Matevski ha celebrato la funzione alla quale hanno partecipato circa quattrocento macedoni provenienti da varie parti del Piemonte. Successivamente i fedeli si sono radunati nelle vicinanze del Tanaro e hanno raggiunto il fiume in processione recitando preghiere e canti.

Un tuffo nel Tanaro per festeggiare l’Epifania ortodossa 1

Spiega padre Mihailo: «La chiesa di Neive è il luogo di culto di tutti i macedoni del Piemonte, che la frequentano per le liturgie più importanti. Se non fosse stato un giorno lavorativo, sicuramente avrebbero partecipato più fedeli».

Seguendo la tradizione, padre Matevski ha lanciato nel fiume una croce di legno e dieci giovani, tra i 20 e i 35 anni, si sono tuffati nelle acque gelide per recuperarla. Secondo la tradizione, il ragazzo che ha trovato la croce la custodirà sino alla prossima Epifania e avrà fortuna e salute per sé e per la sua famiglia, per tutto l’anno. La cerimonia è proseguita con la benedizione dell’acqua e, secondo l’usanza, nei tre giorni successivi, la croce è stata portata in tutte le famiglie macedoni, che hanno ricevuto un po’ dell’acqua benedetta.

«È una tradizione che testimonia la nostra fede. Sono contento che quest’anno abbiano partecipato anche dei neivesi; questo è molto importante per la nostra integrazione. Non dobbiamo dimenticare che ortodossi e cattolici, sono tutti cristiani e le nostre festività sono le stesse, anche se celebrate in giorni e con riti diversi», conclude padre Mihailo.

Silvana Fenocchio

 

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