Verduno, ultima beffa: l’ospedale potrebbe avere 100 posti letto privati

Ospedale di Verduno, 33 operai della Alba-Bra senza paga minacciano lo sciopero

SANITà Scoppia il caso: ipotesi per occupare tutto lo spazio disponibile dopo il taglio dei posti
L’aveva rivelata in anteprima a Gazzetta a inizio estate il direttore generale dell’Asl Cn2 Danilo Bono, confermandola poi al Tavolo delle autonomie: è l’intenzione, che dovrà essere valutata ed eventualmente approvata dalla Regione, di aprire una struttura privata con oltre 100 posti all’ultimo piano dell’ospedale di Verduno.

Si tratta di un’ipotesi destinata a dividere e a far discutere per un nosocomio che, tra costruzione e attrezzature, verrà a costare oltre 200 milioni di euro di euro pubblici. L’opzione è figlia, va detto, del ridimensionamento imposto dalla Regione al numero di posti letto autorizzati, passati da 570 a 306, con l’obiettivo di salire a 350.

Al piano terra i servizi di emergenza

Oltre 200 pazienti in meno in una struttura che, a quel punto, presenterà parecchi vuoti. Come riempirli? Sembra ormai certa la decisione di allestire, come fortemente voluto dal direttore generale dell’Asl Danilo Bono, il piano terra con tutti i servizi di emergenza: il pronto soccorso, le 10 sale per le emergenze e le 2 per l’emodinamica. Nella struttura dovrebbe trovare posto anche una lungodegenza con 25 posti letto. Questo non basterebbe, però, a coprire i 110mila metri quadrati dell’ospedale.

ospedale-verduno-marzo2015

L’idea: affittare l’ultimo piano a una struttura privata

Di qui l’idea di “affittare” l’ultimo piano a un privato, per creare un’area in grado di accogliere almeno 100 posti letto. Pagando un canone all’Asl Cn2 di Alba-Bra si potrebbero utilizzare macchinari e sale operatorie. Nel progetto iniziale erano previste 20 camere a pagamento per servizi di alto livello.

«Non confondiamo la libera professione dei medici che lavorano intramoenia, utilizzando le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale in cui già operano, con l’entrata di un operatore privato», commenta l’ex direttore generale dell’Asl Cn2, Giovanni Monchiero, molto duro sul tema, aggiungendo: «Aumentiamo pure il numero di camere destinate a questo scopo o a particolari emergenze ed esigenze che richiedano un maggior numero di posti letto senza dover adagiare i pazienti su scomode barelle o peggio, come è accaduto a Nola, su tappetini poggiati a terra. Non portiamoci in casa, però, la concorrenza, una cosa impensabile per qualsiasi attività. Questa ipotesi nasconde l’incapacità di programmare da parte della Regione».

Nella Gazzetta in edicola un ampio servizio

Nel numero di Gazzetta in edicola oggi, martedì 17 gennaio, il duro attacco di Giovanni Monchiero all’assessorato regionale alla sanità e un ampio servizio con le opinioni del sindaco di Alba Maurizio Marello, dell’opposizione consigliare albese, della Cisl, dell’eurodeputato Alberto Cirio e del deputato Mariano Rabino.

Marcello Pasquero

Banner Gazzetta d'Alba