Crisi vocazionale: le chiese sono sempre più bisognose di sacerdoti

Crisi vocazionale: le chiese sono sempre più bisognose di sacerdoti

VOCAZIONI
La situazione critica illustrata dal rettore del Seminario voluto dalle diocesi cuneesi
La giornata di fraternità sacerdotale che ogni anno si celebra in occasione della memoria liturgica di san Francesco di Sales, compatrono del nostro Seminario di Alba, ha avuto come momento centrale la relazione tenuta da don Edoardo Olivero, già parroco di Cortemilia e da quest’anno rettore del Seminario interdiocesano che ha sede a Fossano, sulla situazione attuale del Seminario e sulla necessità di una rinnovata e intensa pastorale vocazionale.

L’attuale situazione è critica

Dopo la presentazione dei tratti essenziali riguardanti la formazione dei futuri presbiteri così come viene attuata nei Seminari d’Italia, don Edoardo si è fermato sulla situazione del nostro Seminario con la comunicazione di alcuni significativi dati che evidenziano il calo vertiginoso dei seminaristi verificatosi negli ultimi anni nelle cinque diocesi cuneesi. Si è passati, infatti, dai 28 seminaristi del 2002 – anno dell’istituzione del Seminario interdiocesano – agli 8 ospiti attuali, due per ciascuna delle diocesi di Alba, Cuneo, Mondovì e Saluzzo.

Il problema della carenza di giovani vocazioni non riguarda solamente la nostra provincia, ma investe tutta la regione Piemonte, che ha attualmente 107 seminaristi, e l’Italia in generale, dove i seminaristi sono diminuiti del 12% in dieci anni, attestandosi a circa 2.800 (il dato risale all’anno 2014).

I numeri sono eloquenti, ma occorre andare oltre, sforzandosi di trovare i modi giusti per invertire la tendenza (se è possibile), ma soprattutto investire fortemente sulla pastorale vocazionale; impegno che hanno decisamente preso le Chiese locali cuneesi. E don Edoardo, con atteggiamento sereno ma convinto, ha invitato a considerare insieme le urgenze di un’efficace attenzione soprattutto da parte dei presbiteri per aiutare ragazzi e giovani verso un serio orientamento vocazionale.

 

La pastorale vocazionale è nata ai tempi di Gesù

La pastorale vocazionale, ha precisato il rettore, è nata ai tempi di Gesù, quando passava lungo il mare di Galilea e chiamava i primi discepoli. Nella storia della Chiesa, in termini più espliciti, la pastorale vocazionale si è sviluppata solo recentemente in tempo di crisi, quando è iniziata la rilevante contrazione numerica delle vocazioni presbiterali.

È fondamentale il riferimento all’azione vocazionale di Gesù. Ogni cammino di pastorale vocazionale è autentico se si rifà a quello stile e non a una pastorale della paura, alla cosiddetta “angoscia vocazionale presbiterale”, per reazione al timore della nostra sopravvivenza.

È importante ricordare, in conclusione e in prospettiva, che il prossimo Sinodo dei vescovi ha scelto come tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. È un forte invito alla comunità ecclesiale per ascoltare – come dice papa Francesco – e accompagnare i giovani nel loro cammino esistenziale.

Giovanni Ciravegna

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