VIAGGIO PASTORALE IN BRASILE Gazzetta segue passo a passo il viaggio del Vescovo Marco Brunetti per incontrare i missionari “Fidei Donum” della Diocesi di Alba in Brasile con il racconto quotidiano di Enrico Temistocle.
Martedì 31 gennaio
Al mattino lasciamo Recife e prendiamo un volo che ci porta fino a Petrolina, dove ci aspetta Padre Massimo Bonino, insieme con dom Gabriele, vescovo fiesolano che opera nella diocesi di Floresta e Frei Beto, vescovo di Juazeiro.
Si instaura subito un dialogo fraterno e ci si confronta su come siano strutturate le rispettive comunità diocesane. Qui in Brasile ha attecchito molto il documento di Aparecida del 2014 secondo il quale una Diocesi debba essere interpretata come una “comunità di comunità”: è importante abituare i fedeli a incontrarsi per conoscersi, riflettere insieme sulla Parola di Dio, confrontarsi sui propri vissuti, condividere gioie e dolori e pregare gli uni per gli altri. Il riferimento primo che accomuna le singole comunità è il Vangelo e la Santa Messa domenicale diviene così un incontro comunitario di comunità.
Si tratta dunque di favorire la formazione di ministri laici e religiosi a cui delegare responsabilitá nella gestione della comunitá, guardando a Gesú e ai suoi discepoli missionari come a un modello di azione, condivisione e cura gli uni per gli altri. É questa la base su cui qui in Brasile negli ultimi anni si é ripensato il modello parrocchiale.
Abbiamo visitato il quartiere Giovanni Paolo II di Juazeiro, dove attualmente opera Padre Massimo Bonino qui abbiamo avuto una prima dimostrazione pratica di quanto fortemente sia avvertito il senso della comunitá. Abbiamo incontrato un gruppo di persone unite in preghiera per chiedere a Gesú e a Maria protezione per due membri della Parrocchia che la prossima settimana subiranno un intervento.
Padre Massimo ci ha poi aperto le porte del centro di Medicina Naturale Gianni Bande, che gestisce attualmente insieme a suor Teresa, un luogo in cui la Parola di Dio raccontata nel vangelo di Marco “Talita Kum”, ricordata in questa giornata, muove quotidianamente le azioni di tanti volontari che curano malati con medicamenti alternativi.
