Jurij Ferrini, attore e regista di Cyrano, lo spadaccino poeta

Jurij Ferrini, attore e regista  di Cyrano, lo spadaccino poeta

 

BRA Il grosso naso è il tratto distintivo di Cyrano de Bergerac, uno dei personaggi più conosciuti del teatro, reso immortale dall’opera di Edmond Rostand. La storia è quella di un temibile spadaccino e poeta, basata su amicizia, amore, coraggio, ma anche sull’onore. Domenica 26 febbraio, alle 21, Jurij Ferrini, attore e regista originario di Ovada, sarà Cyrano al Politeama di Bra con il suo Cyrano, di cui ha curato la regia e la traduzione dal francese.

Ferrini, come sarà la sua versione del Cyrano de Bergerac?

«Prima di tutto, ci siamo confrontati con un’opera immortale, scritta a fine ’800 ma capace di sorprendere tutt’oggi per la bellezza dei personaggi e per il messaggio. Per questa messa in scena è stato fondamentale il lavoro di squadra: senza variare il ruolo dei protagonisti, proponiamo un approccio innovativo e corale. La nostra sarà una lettura in chiave moderna, incentrata su una recitazione pura piuttosto che su grandi scenografie ed effetti visivi. Ogni atto avrà un ambiente diverso, la cui atmosfera verrà ricreata con musiche e luci, ma saranno gli attori a reggere lo spettacolo, con la loro forza espressiva».

Quanto è complesso essere sia protagonista che regista di un’opera?

«Non è facile. Occorre una buona esperienza e una certa immaginazione, senza dimenticare la preparazione fisica necessaria per salire e scendere dal palco in continuazione. Essendo anche protagonista, ho mai potuto assistere dal vivo all’intera rappresentazione, per questo è necessario prevedere con la mente che cosa il pubblico in sala vedrà, per poi andare ad apportare modifiche e miglioramenti».

Tra i valori impersonati da Cyrano, quali sono quelli che lo contraddistinguono di più?

«È un personaggio che non accetta compromessi, in qualsiasi situazione. Pur provando un sentimento profondo per Rossana, non solo rinuncia a dichiararle il suo amore, ma diventa anche aiutante e amico del giovane da lei amato. Cyrano è coraggioso, leale e mantiene sempre la parola. La sua è un’etica d’altri tempi, ma per questo tanto importante ancora oggi. L’opera di Rostand potrebbe essere definita come una favola romantica, con insegnamenti preziosi validi in ogni epoca».

Francesca Pinaffo

 

 

Banner Gazzetta d'Alba