L’Enoteca regionale di Grinzane ha virato il mezzo secolo

L’Enoteca regionale di Grinzane ha virato il mezzo secolo
Il castello di Grinzane Cavour

L’ANNIVERSARIO L’Enoteca regionale piemontese Cavour ha chiuso da poco un anno di successi e si avvicina a un 2017 eccezionale. A cinquant’anni dalla fondazione, l’ente con sede nel castello di Grinzane ha mantenuto saldi i principi con cui è nata e raggiunto gli obiettivi di promozione del territorio.

Un ricco calendario di eventi, illustrato da Tomaso Zanoletti, presidente dell’Enoteca, celebrerà il mezzo secolo. Il 3 marzo è in programma un incontro per parlare della nuova disciplina relativa a produttività e commercio del vino in collaborazione con l’Unione giuristi della vite e del vino (Ugivi).

Si preparino poi anche gli appassionati di storia che, a partire dal 19 marzo, per tutto l’anno, potranno prendere parte alle visite guidate dal conte Camillo Benso di Cavour. Domenica 23 aprile si terrà la commemorazione del cinquantesimo anniversario dell’Enoteca e dell’Ordine dei cavalieri del tartufo e dei vini di Alba e la presentazione di una pubblicazione, mentre domenica 7 maggio la quarta edizione dell’omaggio “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino” ospiterà, come da tradizione, un territorio internazionale vitato che per il 2017 sarà il Tokaji ungherese (dopo la regione di Mendoza, in Argentina, e la Borgogna).

Le giornate del 26 e 27 maggio saranno dedicate alla nocciola: il convegno con l’Osservatorio nazionale vino e salute incentrato sulle proprietà del frutto si concluderà con la loro certificazione in una “dichiarazione di Grinzane” analoga a quella stipulata in passato per il vino. L’immancabile appuntamento con l’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba sarà il 12 novembre, mese che si concluderà con il convegno Ugivi sul tema dell’e-commerce in ambito vinicolo in data da definirsi.

A fare il punto sulla situazione economica è stato il direttore Fabrizio Pace: «Nel 2016 sono stati venduti oltre 47mila articoli, tra i quali 24mila bottiglie di vino», ha spiegato: «Nella lista di preferenze si classifica al primo posto il Barolo, seguito da Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Arneis e Barbaresco».
Al castello espongono 150 aziende vitivinicole e una ventina del settore agroalimentare di qualità con continue richieste da parte di piccoli produttori, segno dell’affermazione dell’Enoteca quale punto di riferimento per il territorio, con 150mila visitatori nell’ultimo anno.

d.s.

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