Quartiere Piave: un anno dopo ecco che cosa è migliorato

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IL PUNTO Quartiere Piave un anno dopo. Che cosa è cambiato, cosa resta da fare? Gazzetta torna per un sopralluogo nell’area tra corso Piave e via Rorine dove, in quarantamila metri quadrati vivono quasi duecento famiglie, distribuite su dieci grandi edifici costruiti in gran parte negli anni Settanta. Sono 102 gli alloggi di edilizia sociale su un totale di 289 in tutta la città di Alba.

Era il novembre 2015 quando il consigliere Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia) presentava un progetto di riqualificazione della zona per chiedere interventi su potature, illuminazione, marciapiedi e centro sportivo. Il giovane esponente del partito di Giorgia Meloni e Guido Crosetto ci accompagna nel 2017 nella visita effettuata mercoledì 8 febbraio. «Un anno fa era difficoltoso attraversare il viale centrale a causa delle fronde degli alberi, arrivate a pregiudicare le abitazioni. Era questa la priorità per i residenti, perché la situazione era diventata insostenibile», spiega il consigliere di opposizione che aggiunge: «A fine 2015 presentai una lista di interventi urgenti che mi erano stati segnalati dai residenti. Un anno e tre mesi dopo sono soddisfatto per quelli completati e per l’attenzione mostrata dall’Amministrazione anche se alcuni lavori attendono ancora».

Alcuni residenti ci fermano e segnalano piccoli disagi, ma sono concordi nel sostenere che la situazione rispetto al passato sia migliorata. L’aspetto della zona è dimesso, condizionato dalla presenza dei “casermoni” rossi di edilizia popolare che da sempre caratterizzano l’area, ma i viali sono puliti e la sensazione è di attraversare un quartiere dignitoso con una forte presenza di lavoratori di origine meridionale da anni integrati nel tessuto sociale albese. Le tensioni sociali sono lontane nel tempo così come è lontana l’idea di una periferia degradata propria delle grandi città, nonostante il quartiere sia quello con il reddito pro capite medio più basso in città e con il maggiore tasso di disoccupazione.

Alcuni elettricisti lavorano per sostituire i sessanta vetusti punti luce con moderni lampioni a led, risolvendo un’altra questione spinosa: «Un anno fa chiesi un’accelerazione nella sostituzione dei punti luce, anche perché una migliore illuminazione degli spazi avrebbe aumentato la sicurezza, sia percepita che effettiva. Oggi sono felice di vedere che si stia risolvendo un problema non da poco», dice Bolla.

Un’altra questione ormai risolta è quella del centro sportivo Piave dove il Comune ha rifatto il campo sintetico per il calcetto che era compromesso e inutilizzabile accogliendo le richieste pressanti dei residenti che invocavano a gran voce una struttura fruibile e sicura.

«Molto è stato fatto e va riconosciuto al sindaco Maurizio Marello e alla Giunta, ma rimangono alcune criticità su cui è possibile effettuare degli interventi», spiega Bolla elencando una serie di problematiche ancora irrisolte. Il primo intervento ci è chiaro, rischiando una caduta sul marciapiede che collega via Rorine alla scuola Pippi Calzelunghe. Gli autobloccanti in prossimità degli alberi sono completamente fuori posto e in numerosi punti le radici sollevano le mattonelle rendendo i marciapiedi pericolosi in una via frequentata da anziani e bambini.

«Oltre agli autobloccanti da fissare, nel parcheggio retrostante la scuola è necessario ridisegnare gli stalli di sosta, perché le linee bianche sono state completamente cancellate», spiega Bolla che ci accompagna a visionare il problema probabilmente più grave dell’area. In un piccolo spazio verde scorgiamo grandi buchi scavati nel terreno: «Di qui passano i topi», spiega un residente che aggiunge: «Il Comune ha effettuato interventi di derattizzazione, ma serve un lavoro risolutivo sulle fognature».

Il pericolo si vede, come di fronte al centro sportivo Piave, area molto frequentata anche da bambini e famiglie. «Quella dei topi è una priorità, alcune buche sono state chiuse, mentre altre sono ancora aperte e auspico che l’Amministrazione intervenga per risolvere definitivamente questo problema».

Rimostranze cui abbiamo chiesto conto all’assessore ai lavori pubblici Alberto Gatto: «Corso Piave per l’Amministrazione è una priorità. Gli interventi completati negli ultimi anni lo dimostrano. Nelle prossime settimane andrò a visionare i marciapiedi con i tecnici del Comune. Per quanto riguarda la presenza di topi, siamo a conoscenza del problema e siamo in contatto con Sisi per effettuare entro il 2017 un intervento sulle fognature che risulti risolutivo e duraturo».

Marcello Pasquero

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