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Per Rosa debutto in Spagna e da marzo tante corse in Italia

Per Rosa debutto in Spagna e da marzo tante corse in Italia

CICLISMO L’attesa (sua e dei tifosi) è quasi finita. Tra una settimana Diego Rosa debutterà con la maglia del Team Sky alla Ruta del Sol, corsa a tappe in programma in Andalusia da mercoledì 15 a domenica 19. La Spagna lo scorso anno ha portato bene al corridore di Corneliano, che al Giro dei Paesi baschi ha ottenuto una bellissima vittoria al termine di una spettacolare fuga da lontano.

Mentre molti suoi compagni hanno già debuttato in gara tra Australia, Dubai e Spagna, in questi giorni Diego si sta allenando in altura con parte della squadra sul vulcano Teide (la montagna più alta della Spagna), a Tenerife, nelle isole Canarie, località che aveva già frequentato come sede di allenamenti quando era all’Astana.

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Diego Rosa (a destra) lo scorso anno alla partenza del Gran Piemonte.

Il roerino si sta preparando con cura per l’esordio con la casacca nera del prestigioso team britannico ed è pronto ad affrontare una stagione ricca di novità in una delle formazioni di vertice del ciclismo mondiale. Il Team Sky è una “multinazionale” con 28 corridori provenienti da 12 Paesi diversi, che comprende il tre volte vincitore del Tour Chris Froome, l’ex campione mondiale Michal Kwiatkowski, il vincitore dell’ultima Liegi-Bastogne-Liegi Wout Poels, il primo classificato alla Parigi-Nizza 2016 Geraint Thomas, il campione olimpico su pista a Rio 2016 Elia Viviani e lo spagnolo Mikel Landa, vincitore dell’ultimo Giro del Trentino e capitano della squadra al Giro d’Italia 2017.

«La preparazione sta andando bene», esordisce Rosa, che aggiunge: «Per me è tutto nuovo, dalla programmazione ai mezzi, dal materiale all’alimentazione. Devo abituarmi a queste novità e capire il modo di allenarsi e le mie sensazioni. All’inizio ho fatto parecchia fatica con l’inglese, che è la lingua ufficiale della squadra, ma poco alla volta mi sto abituando. In ogni caso, il team è organizzatissimo e non ci manca nulla. C’è anche molta tecnologia a supporto della nostra attività. Per ogni aspetto della preparazione c’è una slide che ci indica cosa fare».

Come ti trovi con i nuovi compagni di squadra?

«Bene. Molti di loro vivono tra Montecarlo e Nizza. In questo modo è più facile allenarsi insieme e riuscire a fare gruppo».

Al Team Sky siete solo quattro italiani: tu, Viviani, Moscon e Puccio.

«Pochi ma buoni! A volte ci troviamo a parlare inglese anche tra di noi per non escludere gli altri compagni dalla conversazione e devo ammettere che è una sensazione un po’ strana».

Cosa ti aspetti dalla Ruta del Sol?

«È una corsa a tappe breve, ma impegnativa, con un arrivo in salita e una frazione a cronometro. Sarà molto utile per valutare la preparazione e rodare i meccanismi di squadra, ma sarà anche un banco di prova importante per trovare il ritmo in vista della Strade bianche. Quella toscana (in programma il 4 marzo, nda) è una corsa che mi piace molto e sarà importante arrivarci con una buona gamba».

Dopo Ruta del Sol e Strade bianche come proseguirà la tua stagione?

«Sarò al via della Tirreno-Adriatico (8-14 marzo, nda). Non l’ho mai disputata e ci tengo a partecipare. Sarà una corsa impegnativa, con tappe lunghe e dure e rivali agguerriti che la usano per prepararsi alla Milano-Sanremo. Poi, ancora in Spagna, disputerò il Giro di Catalogna (20-26 marzo, nda) e, dopo un altro periodo di ritiro in altura, parteciperò ad aprile al Giro del Trentino e a maggio al Giro d’Italia».

Quindi, niente classiche del Nord?

«Quest’anno non parteciperò alla Liegi-Bastogne-Liegi, anche se è una corsa che mi piace (lo scorso anno nella classica delle Ardenne Diego arrivò al decimo posto, nda). Ho fatto questa scelta perché preferisco preparare con cura il Giro d’Italia. Voglio disputarlo al meglio delle mie possibilità. Anche se il Tour de France ha un grande prestigio, per noi italiani il Giro è una corsa speciale e quest’anno lo sarà ancora di più visto che è la centesima edizione».

Corrado Olocco

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