Presentato alle aziende il progetto del parco fluviale del Tanaro

Parco del Tanaro: il futuro turistico dell’area Unesco

ALBA Qualche settimana fa lo studio di fattibilità era stato presentato ai comuni coinvolti di Langhe e Roero, venerdì 24 febbraio l’iniziativa è stata estesa a privati, aziende, enti e associazioni di categoria, intervenuti durante l’incontro organizzato nel Palazzo comunale di Alba.  Si tratta del progetto – rientrante tra i bandi del Programma territoriale integrato (Pti) – per la riqualificazione della fascia fluviale del Tanaro, in vista della realizzazione di un grande parco esteso tra i comuni di Govone e Cherasco. Dopo l’incarico conferito a un gruppo di professionisti lo scorso ottobre e l’approvazione del masterplan da parte della Giunta albese, l’obiettivo è il coinvolgimento delle varie realtà interessate.

Diviso in sette zone di interesse paesaggistico  e culturale, lo studio in questione rappresenta un primo documento di indirizzo, evidenziando gli interventi necessari per il recupero delle zone degradate e ipotizzando percorsi turistici, pensati per ridare nuova vita al fiume. È un progetto ambizioso, che necessita del coinvolgimento di gestori privati, dal momento che l’ampia porzione di terreno in questione non è interamente demaniale. «L’incontro di venerdì è stato molto importante – spiega Rosanna Martini, assessore alla Mobilità e Trasporti albese –, per verificare se sussiste un interesse dei soggetti coinvolti a vario titolo a partecipare attivamente al progetto». Così sono intervenute alcune aziende, come Calcestruzzi Stroppiana, l’impresa Franco Barberis, ma anche Samia, Saega, Unicar, Piscine Alba Mare e Sam spa.

E si pensa a un parco anche a Verduno

Si sono aggiunti i referenti di Egea e della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus, per un eventuale parco attiguo all’ospedale di Verduno. Non sono mancati il Centro nazionale studi tartufo, per il recupero delle tartufaie naturali, e l’Ente turismo Langhe e Roero. Presenti anche i rappresentati dei quartieri Mussotto e Vivaro, così come i referenti di Federazione Coldiretti, Unione provinciale agricoltori, Confederazione italiana agricoltori, Fiab Salinbici Alba e Associazione commercianti albesi. Continua Martini: «L’esito di questo primo confronto è stato molto positivo, anche perché alcune di queste realtà hanno già al vaglio alcuni progetti riguardanti la fascia fluviale. Il Comune di Alba, aderendo al Pti, può fungere da collegamento tra enti pubblici e privati».

Per quanto riguarda i mesi  a venire, si delinea un percorso piuttosto lungo: «Da questo momento, i professionisti continueranno a contattare le diverse aziende e a valutare insieme le loro iniziative, così come si continuerà a presentare lo studio ai sindaci dei comuni. Questa prima fase terminerà per la fine della primavera, quando si potrà cominciare a lavorare sul progetto concreto». E spiega: «Un parco del Tanaro, capace di collegare le zone Unesco, sarebbe un punto di interesse per i turisti, ma anche per i cittadini, a cui verrebbe restituita un’area un tempo molto frequentata e oggi abbandonata a se stessa. Così come, prevedendo aree con attività ludico-sportive e punti di interesse, si creerebbero nuovi posti di lavoro sul territorio». Per quanto riguarda i fondi? Conclude l’assessore: «Su questo punto dobbiamo ancora lavorare, ma è comunque fondamentale avere un progetto dettagliato, in modo da poter partecipare ai vari bandi regionali ed europei».

Francesca Pinaffo

 

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