Per i ragazzi-attori del centro Ferrero il teatro è un mondo denso di magia

Per i ragazzi-attori del centro Ferrero il teatro è un mondo denso di magia

ALBA Nata dalla passione per il teatro da parte di due operatori che tuttora ne sono i responsabili, la Compagnia del menestrello del centro Ferrero prosegue la propria attività con costanza.
«Il primo nucleo di attori, tutti residenti al centro di riabilitazione, era formato da sei componenti. Con il passare del tempo l’attività si è potenziata e perfezionata; il numero di attori “diversabili” è arrivato a 29, di cui 27 residenti al centro Ferrero», spiega il coordinatore Paolo Camera, che nell’impegno è affiancato da Silvia Manunta.
«Ogni spettacolo prodotto dalla Compagnia è l’esito di un lavoro intenso che occupa tutto l’anno: viene allestito nell’autunno e presentato in prima battuta alle famiglie in occasione degli eventi di Natale al centro; a gennaio parte il tour che coinvolge gli asili e le scuole del territorio, fino alla fine dell’anno scolastico», dichiara ancora Camera.
Lo spettacolo di quest’anno si intitola Avventura disumana e narra le vicissitudini di una famiglia nell’era preistorica; martedì scorso è stato presentato ai bambini delle scuole di Grinzane Cavour.
Camera: «Partecipiamo alla rassegna Premio Beppe Occhetto organizzata dall’associazione La carovana; abbiamo avuto esperienze di conduzione di piccoli laboratori di teatro in classe, in cui gli attori hanno condotto le sedute con la nostra supervisione».
Quest’anno sarà possibile assistere a un piccolo spettacolo il 24 giugno nella manifestazione “Artisti al lavoro” dedicata agli artisti di strada. Spiega Camera: «Per la messa in scena dello spettacolo, i ragazzi si impegnano su vari fronti: la comprensione del testo, frutto della fantasia degli educatori su spunti offerti dai ragazzi, la memorizzazione delle battute e della loro dizione. Le scenografie, le maschere e gli oggetti di scena sono opera dei ragazzi che collaborano con gli educatori. Inoltre, settimanalmente sono previste sedute di attività propedeutica al teatro»
Conclude Camera: «Per noi il teatro è un mondo magico in cui i ragazzi sono soltanto attori, e anche bravi, per cui tutta la dimensione problematica perde colore, viene vista poco; in questo mondo magico sono assolutamente affrancati, perché noi li trattiamo come attori, come se svolgessero un lavoro vero e proprio».

a.r.

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