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Salviamo le riprese amatoriali su pellicola: anche ad Alba il progetto dell’Archivio nazionale cinema d’impresa

Ricordate le estati al mare, le gite in montagna con la famiglia, le prime comunioni, i banchetti nuziali… ma anche l’acquisto della prima utilitaria, la gara sportiva, la sfilata delle majorettes?

E ricordate che, in un certo periodo della nostra vita, c’era sempre un papà o uno zio (non erano quasi mai le mamme o le zie, a pensarci) che documentava, la piccola cinepresa impugnata come un’arma per fissare il momento, in genere spensierato?

Le attrezzature per riprese amatoriali esistevano da decenni (diciamo dalla metà degli anni Trenta, con i primi proiettori 16 mm), ma solo dal 1965 l’introduzione, da parte della Kodak, del Super8 aveva portato all’esplosione dell’home cinema, in cui operatori dilettanti si cimentavano con film a soggetto o semplicemente a riprendere scene familiari.

I filmini si riguardavano, poi, di tanto in tanto, ed era anche quello un piccolo rito domestico in cui si rideva della nonna che si schermiva o delle cadute sulla neve. Con il tempo la tecnologia si è evoluta, ma il gusto per la ripresa casalinga è rimasto, fino ad arrivare all’attuale apoteosi del selfie e dei video girati da chiunque possieda uno smartphone. Cosa sarà, nel futuro, di questo materiale non è dato sapere.

Tornando però a quei filmini 16 millimetri o Super8 finiti, alla stregua dei vecchi album di fotografie, in qualche baule o cassetto, non è di oggi l’interesse di cinefili e storici per il loro valore artistico e documentario. Più di recente è invece emersa la necessità di salvare questo immenso patrimonio di memorie collettive dal pericolo della distruzione, o semplicemente dall’oblio.

L’appello per salvare il materiale

Esiste un progetto ideato dall’Archivio nazionale cinema d’impresa (Cian) di Ivrea in collaborazione con la Regione Piemonte, dal titolo evocativo: “Mi ricordo… l’archivio di tutti”, già avviato nel 2015. È un invito rivolto a chiunque – privati, enti, associazioni, aziende ecc. – possieda vecchi filmati in 8mm, 9,5mm, 16 mm e Super8 affinché vengano affidati al Cian per essere digitalizzati, archiviati, conservati. L’obiettivo è di costituire un grande archivio popolare capace di raccontare per immagini la nostra storia recente, a disposizione di chiunque ne sia interessato.

Salviamo le riprese amatoriali su pellicola: anche ad Alba il progetto dell’Archivio nazionale cinema d’impresa

Partito come esperimento su Torino e sulla sua area metropolitana, si è poi esteso ad altre province piemontesi. Adesso l’Istituto storico della Resistenza di Cuneo ha aderito al progetto in veste di capofila per la provincia e, in accordo con lo stesso Cian, vuole lanciare l’iniziativa sull’intero territorio.

Ad Alba punto di raccolta alla libreria La torre

Per questo sono stati individuati alcuni punti di raccolta, tra cui la Libreria La torre in via Vittorio Emanuele 19 ad Alba (telefono 0173-33.658) dove le persone potranno consegnare i propri filmini. Questi confluiranno poi nella sede dell’Cian che provvederà, gratuitamente, alla loro digitalizzazione. Una volta completata l’operazione gli originali verranno restituiti ai legittimi proprietari (se lo desiderano, oppure potranno essere depositati presso l’Archivio), insieme a una copia digitalizzata (su dvd o altro supporto). Anche l’Istituto storico della Resistenza acquisirà una copia digitalizzata dei filmini, che verranno archiviati e utilizzati per la realizzazione di documentari sul “come eravamo” o per essere utilizzati, a tutti gli effetti, quali fonti per lo studio della storia contemporanea.

Ulteriori notizie e informazioni sul sito: www.miricordopiemonte.it, alla relativa pagina fb e sul sito  www.istitutostoricoresistenzacuneo.it. Per informazioni: 0171-444835

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