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Il nuovo supermercato Dimar di San Cassiano tenta di ripartire

Il nuovo supermercato Dimar di San Cassiano tenta di ripartire

ALBA «Abbiamo pensato a dividere tutte le varianti che ci sono state richieste in tre delibere che verranno approvate in tempi diversi dal Consiglio comunale. In questa prima variante abbiamo raggruppato alcuni piccoli cambiamenti richiesti da privati e i progetti presentati da Tcn-Bianco, Ferrero e Dimar», ha spiegato il sindaco Maurizio Marello nella commissione consiliare del primo marzo.

A far discutere è stata la variante proposta dalla Dimar (riguardo a un terreno di San Cassiano), il colosso cuneese della grande distribuzione, fondato dalla famiglia Revello con marchi come Famila (Mercatò), Maxisconto e Ok market.

Già nel 2011 il sindaco Marello annunciava l’intenzione di Dimar di ricollocare l’allora Famila e oggi Mercatò di via dell’Acquedotto – ritenuto troppo piccolo e senza possibilità di ampliamento –­a San Cassiano, di fianco alla discoteca Caveau club (ai tempi Studio vu). Uno spostamento che avrebbe garantito ripercussioni positive sulla viabilità: «Dalla “rotonda della vigna” a San Cassiano dovrebbe partire una strada parallela all’attuale strada Gamba di bosco, che dovrebbe poi unirsi a corso Europa all’altezza dello Studio vu: contribuirebbero alla realizzazione del tracciato sia l’Egea, che andrà a rilocalizzarsi in via dell’Acquedotto, sia la Dimar, che vuole spostare il Famila», spiegava il primo cittadino Marello.

Tra accelerate e battute d’arresto condite da polemiche di residenti e opposizione i primi lavori sono partiti nel 2014 per fermarsi subito a causa del ritrovamento di un gran numero di reperti storici. Il cantiere è stato sospeso dalla Sovrintendenza. Per permettere un nuovo avvio dei lavori Dimar ha chiesto ora di realizzare i parcheggi progettati sotto terra in superficie, con un innalzamento del supermercato dai nove metri previsti a undici metri dal piano della strada. L’ipotesi ha fatto dire a Domenico Boeri (Per Alba), residente nella zona: «Undici metri sono quasi un palazzo di 4 piani, il rischio è che questa struttura oscuri il cielo per tutte le abitazioni del quartiere».

Critiche anche dal consigliere del M5s Ivano Martinetti che ha chiesto di valutare a parte la richiesta della Dimar rispetto alle altre comprese nella variante: «Le varianti produttive presentate da Tcn-Bianco e Ferrero sono chiare, quella del supermercato di San Cassiano è al momento molto vaga. Assistiamo alle proteste dei commercianti per l’avvio della pedonalizzazione e poi pensiamo di realizzare altri centri commerciali? C’è bisogno di un altro supermercato?».

Domanda a cui ha risposto il sindaco Maurizio Marello: «Non si tratta di un nuovo supermercato, ma di una variante a un progetto presentato da anni per ricollocare l’ex Famila in uno spazio adeguato. La Dimar nel progetto ha previsto la costruzione di una piazza e di uno spazio verde per il gioco, aperto a tutti».

La delibera dovrebbe essere discussa in Consiglio entro la fine di marzo, dopo essere passata ancora una volta in commissione. Occasione in cui sarà presentato dettagliatamente il progetto Dimar su cui l’Amministrazione spera di trovare una condivisione nell’opposizione.

Marcello Pasquero

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