Il magazzino del Borgo Moretta continua a far discutere e arriva in Commissione

Il M5s contro il nuovo magazzino di Comune e Borgo Moretta: "Basta cementificare a due passi dal Cherasca!"
Il consigliere Ivano Martinetti indica il Cherasca. A due passi sarà realizzato un magazzino per Comune e Borgo Moretta

ALBA Consumo ingiustificato di suolo, costi eccessivi ed edificazione in una zona residenziale. Questi i tre bracieri su cui divampa la polemica del consigliere del Movimento 5 Stelle Ivano Martinetti, che durante la commissione consigliare del 26 aprile ha preannunciato battaglia.

La questione riguarda la realizzazione di un magazzino di 200 mq (80 mq rimarrebbero al Municipio) su un terreno comunale a ridosso del torrente Cherasca – in strada Profonda – a opera del borgo Moretta.

Il gruppo degli sbandieratori è stato infatti l’unico a rispondere alla “manifestazione di interesse” pubblicata dal Comune per realizzare un fabbricato nell’area: per esigenze di spazi, il gruppo si incaricherebbe di edificare il magazzino a proprie spese, utilizzarlo per 20 anni e infine restituirlo all’amministrazione – che diventerebbe così unica proprietaria. Inoltre il Borgo si impegnerebbe a concedere al Municipio, fin dalla costruzione, l’utilizzo di 80 metri dei 200 complessivi.

Ha specificato il sindaco Maurizio Marello: “Il Comune non spenderà nulla per l’edificazione del magazzino e la porzione di terreno su cui sorgerà la struttura rientra nelle aree edificabili del Piano regolatore. In pratica, senza sborsare un euro ci ritroveremo tra 20 anni con un fabbricato dalle molteplici funzioni e destinazioni. Inoltre il progetto soddisfa le odierne esigenze del Borgo Moretta. Procederemo con le operazioni, a prescindere dalle polemiche”.

Ma l’atteggiamento ottimista del primo cittadino non sembra accontentare Martinetti. Secondo il consigliere pentastellato, “E’ possibile che il borgo Moretta richieda finanziamenti pubblici per edificare il magazzino. In questo caso sarebbe la collettività a pagare per i lavori. Inoltre dal punto di vista ambientale e urbanistico l’intervento poteva essere evitato, utilizzando ad esempio spazi già esistenti. Insomma, la Giunta Marello oltre che manifestare un atteggiamento poco inclusivo verso i gruppi di opposizione nella stesura del progetto, poteva orientare le proprie scelte altrove”.

Sul capannone Martinetti spiega di aver lanciato un appello al vicepresidente della Fondazione Crc Marco Viglione affinché non eroghino contributi per opere che “Rischiano di favorire un solo soggetto e penalizzare così la collettività in un clima di generale mancanza di risorse”.

m.v.

Banner Gazzetta d'Alba