L’Istat sanziona i comuni e i sindaci scrivono all’Anci

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TORINO Una trentina di piccoli Comuni piemontesi, tra cui San Damiano d’Asti, si sono rivolti all’Anci regionale, dopo essere stati sanzionati dall’Istituto nazionale di statistica per aver fornito in modo incompleto i dati relativi alla “rilevazione statistica sui permessi di costruire”, utili alla realizzazione di un dossier sulle licenze edilizie concesse in Italia. Il problema è noto a livello nazionale e riguarda centinaia di enti locali. Il Piemonte con i suoi 1.200 Comuni è tra le prime regioni a denunciare una situazione che rischia di aggravarsi in futuro, a causa del moltiplicarsi degli adempimenti amministrativi e della scarsità cronica delle risorse umane.

La sanzione comminata dall’Istat ammonta a 1.032 euro, che diventano 1.039,95 con le spese di notifica (ma può variare da 500 a 5.000 euro). Si tratta di una somma apparentemente esigua, che però può diventare un serio problema per un Comune sotto i 5.000 abitanti. E così, una nutrita rappresentanza di Sindaci ha deciso di scrivere al presidente dell’Anci Piemonte, Alberto Avetta, per chiedere l’istituzione di una tavola rotonda con le prefetture al fine di affrontare e risolvere il problema.

Il timore è che situazioni simili possano ripetersi in futuro. «Con decine di adempimenti quotidiani ai quali far fronte è possibile che qualcosa scappi», scrivono gli stessi sindaci nelle missive inviate all’Anci Piemonte. E poi ancora: «Con lo spettro di ulteriori sanzioni, come potranno i nostri dipendenti garantire i servizi sempre maggiori a favore del cittadino? Quale strumento potremo far valere per invitare un dipendente a collaborare sinergicamente per migliorare la res publica, a fronte di impegni sempre maggiori?».

Questi gli interrogativi che hanno spinto il presidente dell’Anci piemontese a contattare i rappresentanti nazionali dell’Associazione dei Comuni per chiedere di istituire un confronto diretto con l’Istat. «D’intesa con Anci nazionale – spiega Avetta in una nota trasmessa ai Sindaci piemontesi – ci siamo fatti carico di evidenziare all’Istat le ragioni oggettive per le quali i Comuni, in particolar modo quelli più piccoli, non sono stati nelle condizioni di rispettare i termini di trasmissione della documentazione richiesta. Per queste ragioni, sono già stati fissati incontri specifici a livello nazionale, sia per individuare possibili percorsi di composizione per le sanzioni già notificate (relative al 2015), sia per definire adeguate modalità di trasmissione per il 2016. La nostra associazione presidierà la questione e terrà puntualmente aggiornati i sindaci».

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